Controllo prodotti alimentari, sequestrati due quintali di mozzarella, pasta fresca e prodotti insaccati

0
232

Gli Agenti della Sezione Polizia Stradale di Avellino, nell’ambito di specifici servizi di controllo, ha sottoposto a sequestro un grosso quantitativo di generi alimentari, pronti all’immissione sul mercato, consistenti in prodotti caseari lavorati, nonché insaccati di carni e pasta lavorata fresca, non tracciati, di dubbia provenienza ed in cattivo stato di conservazione.

Nel corso di tale servizio, effettuato sull’Autostrada A/16 in territorio del comune di Avellino, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Avellino Ovest, sottoponeva a controllo un furgone frigo, all’interno del quale, gli agenti accertavano la presenza del consistente quantitativo di sostanze alimentari.

Da un primo esame visivo, il mezzo utilizzato al trasporto, si presentava in pessimo stato d’uso tanto da non garantire una corretta chiusura ermetica dei portelloni e con il gruppo frigo non funzionante. Essendo, pertanto , le condizioni del veicolo non idonee tali da garantire la corretta temperatura di trasporto, (cosiddetta catena del freddo), gli operatori, facevano richiesta di supporto del personale del servizio ASL – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione di Avellino che, intervenuto, accertava il cattivo stato di conservazione dei prodotti, tanto da essere potenzialmente dannosi alla salute.

Si procedeva, quindi, al sequestro dell’intero carico, sanzionando il detentore, un 58enne residente in Provincia di Campobasso, per la specifica violazione alla normativa sull’igiene degli alimenti in materia di tracciabilità e corretta conservazione, con deferimento in concorso con il titolare/proprietario del veicolo, (residente in Provincia di Campobasso, ma di nazionalità rumena) alla Procura della Repubblica c/o Tribunale di Avellino.

Il personale ASL accertava la non commestibilità dell’intero quantitativo della merce disponendone l’immediata distruzione.

Nella circostanza gli operatori di Polizia procedevano anche alla contestazione di ulteriori illeciti, comminando anche una sanzione pari ad € 4.130: in particolare il veicolo utilizzato per il trasporto risultava non idoneo e pertanto veniva sottoposto a fermo amministrativo per la durata di mesi tre ed il trasgressore risultava non iscritto nello specifico albo degli autotrasportatori