In occasione del “World Cancer Day 2016” (4 febbraio), giornata mondiale contro il cancro atta a sensibilizzare cittadini e governi sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, si sono evidenziati dati e linee guida per scongiurare una maggiore diffusione dei tumori.
Ogni giorno in media mille italiani si ammalano di tumore, circa 363.000 solo nel 2015, e le vittime ogni anno in Italia sono poco meno di 180.000, circa 8,2 milioni nel mondo. Alla luce degli ultimi dati dell’American Cancer Society, la notizia positiva è che di cancro si muore meno: cala la mortalità su scala globale (dell’1,8% annuo per i maschi e dell’1,4% per le donne) e diminuisce complessivamente la mortalità per tumori del 23% rispetto all’anno nero 1991.
Il tumore colpisce soprattutto i Paesi più industrializzati, nei quali c’è una maggiore diffusione di sostanze potenzialmente cancerogene come smog, alcol, fumo, inquinamento, radiofrequenze, pesticidi, eccesso di cibo, eccesso di carni insaccate e di zuccheri.
Nonostante dati più confortanti rispetto al passato, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) non si fa mai abbastanza per contrastare queste patologie: oltre il 30% delle morti per neoplasie potrebbero infatti essere prevenute grazie a corretti stili di vita.
Come ricorda anche l’Adi (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) per combattere contro il cancro sarebbe necessario tenere sempre a mente una serie di raccomandazioni, molte delle quali partono dalla cucina.
E’ stato infatti diffuso un vademecum con alcune regole da seguire per una corretta prevenzione oncologica.
Prima di tutto tenere sotto controllo il peso corporeo (l’Imc – Indice di massa corporea dovrebbe mantenersi tra 18,5 e 24,9). Svolgere una regolare attività fisica. Evitare bevande zuccherate e limitare cibi ad alta densità energetica per ridurre il rischio di sovrappeso e obesità. Aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale, notoriamente ricchi di vitamine, sali minerali, fibre e altre sostanze benefiche. Limitare la carne rossa e le carni lavorate e conservate. Limitare le bevande alcoliche. Limitare il consumo di sale. Variare la dieta, che dovrebbe essere equilibrata, in base anche alla disponibilità stagionale. Favorire l’allattamento al seno del bambino che protegge il bambino stesso, ma anche la madre dal tumore alla mammella e dall’insorgenza di obesità e sovrappeso. Prediligere la dieta mediterranea, la cui valenza alimentare è confermata dalla ricerca scientifica.