Primi fuochi elettorali a Contrada. L’atmosfera inizia a farsi calda a pochi mesi dalle elezioni amministrative. Che non corresse più buon sangue tra il vicesindaco Edoardo Mollica e la maggioranza, era fatto ormai chiaro a tutti. Infatti da almeno tre mesi si era allontanato dalla vita politica attiva al Comune. E il sindaco Antonio Iannaccone si è ritrovato a dover combattere tra due fuochi. Il Partito Democratico locale, al quale è iscritto il sindaco Iannaccone, tramite il segretario Alfonso Bruno, ad inizio ottobre dichiarò: “Non c’è più una maggioranza amministrativa, è stata l’ennesima dimostrazione di un percorso incerto ed altalenante che non è mai riuscito a garantire solidità e concretezza. Credo che siamo arrivati realmente agli sgoccioli, visti i fatti che si continuano a susseguire all’interno di un’amministrazione ormai logora”. Ora il quadro generale inizia a chiarirsi, anche perché il defenestrato Mollica è cognato del segretario Pd Bruno e probabilmente l’aspirazione di voler dettare le regole politiche locali avrà incrinato il rapporto tra i noti personaggi. Il sindaco Iannaccone con un comunicato stampa ha spiegato i motivi del ritiro della delega. “Ognuno sceglie la strategia che vuole ma deve pur sapere che un uomo politico di maggioranza o di opposizione, appartiene ad un intero paese, per cui le posizioni sbagliate si riflettono su tutti. Il clima di tensione, che negli ultimi tempi si era creato tra il vicesindaco e questa amministrazione, rischiava peraltro di delegittimare l’intera maggioranza che ha lavorato con coscienza e sacrificio, hanno reso non più rinviabile la mia decisione di revocare al consigliere Mollica la delega di vice sindaco. E’ ora di abbassare i toni, ricominciare a rispettarci, non solo come politici, ma anche come persone, ridando così onore e dignità alla politica, rendendola l’arte nobile della società”. (di Oderica Lusi)