Contrada – Sarà l’esame del Dna a dare una svolta alle indagini sull’omicidio di Sabino Cipolletta, 64enne di Contrada la scorsa settimana brutalmente ucciso all’interno della sua abitazione.
L’esame, condotto questa mattina dal medico legale Saliva, potrà stabilire se, prima della morte la vittima è stata protagonista di una colluttazione o magari abbia tentato di difendersi da una feroce aggressione. Sul corpo di Cipolletta, infatti, potrebbero esserci tracce lasciate dall’assassino quali capelli, o frammenti di tessuto. Elementi utili a risalire al responsabile e all’esatta dinamica dell’omicidio. Intanto domani a Contrada si terranno i funerali della vittima. I carabinieri stanno ancora interrogando altre persone, indicate dai fratelli della vittima, che negli ultimi tempi avrebbero intrattenuto rapporti con Cipolletta.
Il delitto risale allo scorso 30 settembre quando il corpo dell’ex dipendente comunale è stato trovato all’interno della sua abitazione di via Nazionale in un lago di sangue. Sabatino Cipolletta aveva il volto sfigurato, e la stanza al pianoterra, adibita a cucina, era completamente a soqquadro. La scena del crimine è stata immediatamente sottoposta a sequestro dai carabinieri della scientifica del nucleo operativo. Oltre al primo piano, completamente a soqquadro, lo erano anche le stanze di quello superiore, tutte adibite a camere da letto. L’assassino o gli assassini cercavano qualcosa: molto probabilmente soldi, oggetti di valore e, sicuramente hanno lasciato qualche impronta, qualche traccia. Una rapina o un furto andato a male e terminato con un omicidio è, al momento, la pista maggiormente battuta dagli investigatori che, però, non ne tralasciano altre. Come quella del delitto a scopo passionale.