Sacripanti gli ha concesso il quintetto iniziale contro la Telenet Oostende, insieme a Ragland, Thomas, Leunen e Cusin, dando responsabilità a lui e riposo alle proprie punte di diamante. Lui, Giovanni Severini, guardia marchigiana alla sua terza stagione in canotta Scandone, l’ha ripagato segnando il primo canestro della serata grazie ad un’eccellente lettura, onorando i 14:09 minuti giocati e sfoggiando una prestazione tutto sommato sufficiente nonostante la sconfitta.
Tutti sottotono gli uomini in biancoverde, a parte l’ex Siena e ovviamente Joe Ragland. La stanchezza si è avvertita nella tana del lupo tanto che la Sidigas non ha saputo esprimere la sua solita energia, patendo molto sia sotto le plance che nei tiri da oltre l’arco. La squadra irpina è stata anche penalizzata eccessivamente dai fischietti, troppo inglesi nei confronti dei padroni di casa, ma in sala stampa sia il tecnico che Severini non hanno cercato alibi.
“Non siamo stati bravi a rispettare il piano partita – la spiega così il classe ’93 – Abbiamo giocato male sia in difesa che in attacco, mentre Oostende ha sbagliato ben poco. Sono stati superiori a noi, non possiamo far altro che prenderne atto e guardare avanti”.
Severini che quest’estate era in procinto di lasciare l’Irpinia, ammaliato dalla sirene scaligere, pronte a concedergli in A2 più spazio e maggiori riconoscimenti economici. “Sono contento alla fine di essere rimasto ad Avellino – confessa all’uopo – il coach mi ha voluto fortemente e il mio percorso di crescita procede bene, certo dispiace di non aver dato il giusto contributo per poter vincere la sfida ma mi farò trovare pronto alla prossima per fare meglio”.
Da migliorare certamente il tiro dalla lunga distanza, che continua a latitare nel bagaglio tecnico del cestista di Macerata. 0/3 le percentuali da oltre l’arco, ci sarà tempo per aggiustarle. Intanto, archiviata ormai la sconfitta, in casa Sidigas si guarda alla match verità contro Reggio Emilia, una gara valevole per il titolo di anti Milano, come è stata più volte vaticinata dagli addetti ai lavori. Certo, dato il periodo, sembra un po’ frettolosa come definizione, ma le due squadre, almeno per il momento, sembrano le uniche che possano impensierire l’armata repesiana.