Consumo eccessivo di alcol: come riuscire a smettere

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L’alcolismo, come è noto, è una vera e propria patologia che consiste in una dipendenza dalle bevande alcoliche e che comporta una serie di conseguenze anche drammatiche: dal comportamento compulsivo ai problemi psichiatrici, al decadimento dello stato di salute, compresa la comparsa di patologie importanti e letali, come la cirrosi epatica.

La presenza di un familiare affetto da alcolismo è problematica, poiché la persona diventa inaffidabile, non svolge più una vita personale e sociale corretta, abbandonando gradualmente il lavoro, i familiari e gli amici, fino ad isolarsi in sé stesso/a e a ricercare unicamente le bevande alcoliche.

Per le persone che hanno una dipendenza da alcol la soluzione non può essere semplicemente ridurre la quantità di bevande alcoliche. Certamente anche la famiglia viene coinvolta e può contribuire al percorso di riabilitazione, tuttavia si tratta di un percorso lungo e difficile, che deve necessariamente essere preso in carico da un centro professionale, competente nella gestione delle situazioni di dipendenza e tossicodipendenza.

Percorsi terapeutici personalizzati al Centro San Nicola

Il Centro San Nicola è specializzato proprio nella gestione delle dipendenze e propone trattamenti specifici per ogni singolo caso, coinvolgendo i famigliari ed offrendo ai pazienti una struttura professionale, moderna e confortevole.

Certificato sia dalla regione Marche sia a livello europeo, il Centro San Nicola accompagna i pazienti verso la libertà e la salute, offrendo loro la possibilità di trascorrere brevi periodi presso la struttura, in un ambiente piacevole e accogliente, con la presenza di un team di professionisti/e e un supporto psicologico continuo.

Il Centro si rivolge non solo alle persone alcoliste e ai tossicodipendenti, ma a chiunque abbia un qualunque tipo di dipendenza, comprese le dipendenze affettive e il gioco d’azzardo. Al termine del percorso di riabilitazione, il paziente viene successivamente invitato a partecipare a incontri periodici, per mantenere i contatti con i terapeuti e per prevenire qualsiasi rischio di recidiva.

Cosa fare quando un familiare fa abuso di alcol

Spesso, quando ci si accorge che qualcuno in famiglia ha un comportamento compulsivo nei confronti dell’alcol, si tende a nascondere le bottiglie e a controllare i suoi movimenti. In realtà, si tratta di una strategia rischiosa e poco efficace, prima di tutto perché l’alcol è reperibile ovunque, inoltre una persona alcolista sa benissimo come evitare di farsi scoprire. Ciò significa che, oltre a un percorso terapeutico specifico, redatto e curato da un professionista, i tentativi “fai da te” sono fallaci e possono talvolta portare a risultati controproducenti.

I familiari di una persona alcolista, così come di chiunque soffra di una dipendenza, non devono giustificarne il comportamento né fingere di non accorgersene, così come non devono sentirsi in colpa per poi arrivare a sviluppare una sorta di complicità con il soggetto dipendente.

È invece importante affrontare il problema in maniera anche diretta e drastica, se necessario, così da rendere il proprio familiare responsabile delle sue scelte e delle sue azioni, ma anche consapevole dei danni che sta causando a sé stesso e agli altri.

Prevenire il problema ed evitare un consumo eccessivo di alcol

Tuttavia, quando il problema non è quello di un’effettiva dipendenza ma di un consumo di alcol che sta diventando eccessivo, è ancora possibile cercare di intervenire per diminuire le quantità e rendersi conto degli effetti collaterali.

Per quanto si senta dire che un consumo moderato di alcol possa essere benefico per la salute, in realtà non esiste una quantità minima che può essere considerata benefica e la scelta migliore sarebbe quella di non farne uso.

L’alcol, infatti, nel lungo termine provoca danni al fegato, favorisce ulcere e gastriti, provoca danni cerebrali ed è un fattore di rischio per alcune tipologie di cancro.