All’origine della controversia la forma giuridica che dovrà assumere l’ambito sociale, gli equilibri interni tra gli enti ed il ruolo dell’Asl.
Ad avere la meglio i comuni di Avellino, Montefredane, Pietrastornina, Altavilla Irpina, Pietrastornina, Pratola Serra, San Martino Valle Caudina, Tufo e Chiance che sostengono la linea della città capoluogo che rivendica la guida del Consorzio. Ora si tratta di capire se la Regione legittimerà la decisione presa dalla maggioranza e se quest’utlima, riuscirà a presentare entro i tempi previsti il progetto triennale per lo stanziamento dei finanziamenti. Il rischio è il commissariamento del Consorzio dei servizi sociali.