Consiglio: sarà scontro tra ricorso al Tar e linee programmatiche. E il malumore è trasversale

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Marco Imbimbo – Il Consiglio comunale si prepara a discutere sulle linee programmatiche che il sindaco Ciampi illustrerà, ma la seduta si annuncia rovente. La notizia del ricorso al Tar presentato dai 5 Stelle per rivedere la geografia dell’Aula, rimette tutto in discussione e, le linee programmatiche, quasi sicuramente passeranno in secondo piano.

Il malumore serpeggia in Aula. Se qualche consigliere, appena due giorni fa, invocava un cambio di passo, ma soprattutto un clima più sereno, la scoperta che dal 10 agosto esiste un ricorso al Tar (pensato il 17 luglio) ribalta inevitabilmente ogni posizione personale. E un po’ di malumore si respira anche tra i 5 Stelle.

Intanto all’interno della vasta opposizione, Luca Cipriano, leader di “Mai Più”, annuncia che il suo gruppo potrebbe votare contro sulle linee programmatiche, ma non chiude nemmeno la porta a una mozione di sfiducia verso il sindaco.

Adriana Percopo (Avellino Libera è Progressista) sarebbe orientata a confermare il suo voto favorevole, ma non può non prendere posizione sul ricorso al Tar. «Non voglio confondere i piani. La mia valutazione politica non cambia. Altra cosa è dover prendere atto, purtroppo, che la trasparenza, che è fatta anche di comportamenti leali, la si pratichi a singhiozzo e questo non aiuta a fare e soprattutto a fare bene».

Dino Preziosi (La svolta inizia da te) spiega: «Non condanno il ricorso in sé perché, se qualcuno si sente leso di un dritto è giusto che proceda così. Quello che mi dà fastidio è la non verità di Ciampi, disse che non avrebbe mai presentato un eventuale ricorso. Insomma contesto il metodo. Ormai non credo più a questo sindaco. In due mesi ha tagliato il nastro di Bonatti e Ponte della ferriera, ha dovuto ritirare un’ordinanza sul Ferragosto perché era sbagliata e ha fatto il copia e incolla delle sue linee programmatiche. Questi sono i sui atti da quando è stato eletto».

Inoltre, Preziosi, pone seri dubbi sul ricorso e sulle contestazioni ai voti avanzate dai 5 Stelle: «Mi sembra impossibile che una croce messa sul nome “Nello Pizza” possa andare a “Vincenzo Ciampi”, come sostengono loro». A differenza di Cipriano, però, non sosterrà mai una mozione di sfiducia al primo cittadino: «Non la firmerò, deve dimostrare alla città quello che sa fare. Inoltre non è un caso che ancora non siano state costituite le commissioni consiliari, sapendo che senza questi organismi Ciampi non può andare avanti. Forse per lui il consiglio è un fastidio».

Molto critico anche il giovane consigliere di “Insieme protagonisti”, Stefano Luongo, su quanto sta avvenendo in Consiglio Comunale: «La cosa drammatica è che non si sta amministrando e la città sta morendo. Ci hanno promesso il Ferragosto a spese loro e, dopo due rinvii, non l’hanno fatto. Hanno chiesto la consulenza gratuita di un tecnico per la sicurezza del ponte, ricevendo picche dagli ordini professionali. Hanno copiato le linee programmatiche, la loro idea di città, dal Sindaco di Verona. Zero azioni e intanto la gente aspetta di andare a vivere negli alloggi popolari, i giovani quotidianamente abbandonano l’Irpinia, le strutture pubbliche restano chiuse, le attività commerciali non vedono prospettive di guadagno, il verde pubblico non viene curato e tanto altro ancora. Per questa gente, le strategie politiche sono più importanti degli interessi della collettività».

Sabino Morano, candidato sindaco del centrodestra che, insieme a Cipriano e Preziosi aveva sostenuto l’idea del fronte del cambiamento, mette in evidenza le incongruenze di Ciampi sulla vicenda del ricorso al Tar: «Resto esterrefatto rispetto alla mancanza assoluta di buona fede che ha contraddistinto il sindaco ed i suoi collaboratori nei mesi scorsi – denuncia Morano. In molteplici occasioni, infatti, il primo cittadino, interrogato sulla fondatezza delle voci al riguardo, aveva in maniera pubblica quanto privata, smentito categoricamente l’esistenza di tale atto». Stessa linea anche di Nicola Giordano (Avellino è Popolare) che, dal suo profilo facebook, posta un’intervista in cui Ciampi nega l’esistenza del ricorso al Tar.

La notizia di questo ricorso, però, ha creato confusione anche tra i 5 Stelle. Voci di corridoio (che verranno smentite puntualmente) parlano di esponenti di Palazzo di Città non a conoscenza di questo atto e quindi rimasti abbastanza imbarazzati non appena appresa la notizia dell’esistenza di un ricorso datato 10 agosto. Il clima, dunque, non è dei migliori e il Consiglio Comunale si prepara all’ennesima prova di fuoco.