Alfredo Picariello – La prossima seduta del consiglio comunale di Avellino resta un rebus. Sempre più difficile da risolvere. Al punto tale che sarà necessaria una nuova riunione dei capigruppo, di nuovo in presenza, dopo quella odierna tenutasi nella sala consiliare e sfociata nell’ennesimo nulla di fatto, tra urla e scambi di accuse.
Il “duello” si aggiorna a giovedì prossimo. Sul piatto la “diatriba” sul tenerla dal vivo oppure online. Questa seconda ipotesi non è particolarmente gradita dall’opposizione che preme affinché il civico consesso si tenga in una sede alternativa a quella di Piazza del Popolo. La sala consiliare, infatti, non sembra consona, stando alle regole contenute in 38 pagine secondo le quali quello spazio non può contenere più di 13 persone, ovvero 10 nella parte centrale (144 metri quadrati) e 3 in quella laterale. Tutto ciò perché ogni persona deve avere a dispsozione 13 metri quadrati e mantenere un distanziamento di 1.8.
La settimana scorsa il presidente del consiglio comunale, Ugo Maggio, ha effettuato un sopralluogo al centro sociale “Samantha della Porta”, una delle possibili location individuate dalla riunone dei capigruppo dell’8 giugno scorso. Ma il centro sociale non è risultato idoneo. Nessun sopralluogo, invece, è stato effettuato per l’altra sede possibile individuata, ovvero il Teatro Carlo Gesualdo.
Ci sono anche delle “pratiche urgenti” da espletare, come afferma anche lo stesso presidente del consiglio comunale, Ugo Maggio. “C’è almeno un consiglio comunale da tenere per fine mese. Non c’è ancora un accordo soprattutto tra i consiglieri di minoranza. Una data, secondo me, andava stabilita già oggi. E comunque andrà stabilita a breve. Nessuno ha la bacchetta magica, da giorni stiamo valutando ipotesi o strutture idonee. A me sembra che nemmeno l’opposizione abbia una soluzione”.
“Il dato di fatto – prosegue Maggio – è che comunque un consiglio comunale va fatto, se necessario anche in videconferenza. Nella sua missiva che ci ha inviato, il Prefetto Paola Spena ha scritto che il consiglio comunale va tenuto in qualsiasi forma. Se non è possibile in presenza, allora va bene in videoconferenza. Noi non ci siamo mai tirati indietro da questo punto di vista. La piattaforma va adeguata? Va bene, non ci sono problemi”.
La ricerca di una location alternativa, però, non si ferma. “Chiederemo innanzitutto che ci venga consegnato il Teatro per valutare l’ipotesi di tenere al Gesualdo il consiglio. Ci può essere anche il Palazzetto dello Sport oppure qualasiasi palestra comunale purché idonea. Il problema, però, è che sono necessari i tempi dovuti. Dobbiamo adeguare una nuova location, con collegamento internet, una registrazione adeguata, sistema audio, sanifazione. Insomma sono necessarie comunque delle spese di circa duemila euro a consiglio comunale, quindi circa 30mila euro in sei mesi”.
“Non dimentichiamoci che il Comune è in predissesto. La spesa va fatta poi non per un consiglio comunale solo. Comunque entro giovedì faremo altri sopralluoghi. Nel frattempo, seguiamo anche quello che farà il Governo che potrebbe ancge cambiare tutti i regolamenti, consentendo così lo svolgimento del consiglio comunale nella sua sede naturale di Piazza del Popolo”.