Consiglio comunale: passa il Pdz. L’opposizione insorge: “Declassati gli avellinesi”

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Il Consiglio approva lo schema di convenzione per il funzionamento del Piano di Zona, ma in Aula è bagarre con l’opposizione che attacca l’amministrazione di aver abdicato al suo ruolo di guida dell’ambito A04 e aver reso gli avellinesi dei cittadini di serie b rispetto a quelli degli altri comuni.

L’amministrazione, però, ha dovuto fare affidamento sui voti dell’opposizione interna alla maggioranza (Festa, Negrone, Genovese) per approvare il testo.

Ad illustrare la convenzione ci ha pensato l’assessore alle Politiche Sociali, Teresa Mele. «L’ambito ha come scopo il miglioramento della vita dei cittadini attraverso creazione di rete di servizi. L’obiettivo è sviluppare i servizi sociali rendendoli flessibili ai bisogni dei cittadini».

Tra le novità nella convenzione c’è la decisione del Comune di abbassare il quorum per l’approvazione di ogni pratica «all’insegna della democrazia – ha sottolineato Mele – per dare gli stessi diritti a tutti i Comuni e soprattutto ai cittadini di ogni comunità. All’interno dell’ambito non esistono cittadini di serie a e b».

Dai banchi dell’opposizione non sono mancati gli attacchi a cominciare da Francesca Di Iorio (gruppo Si può) che ha ricostruito tutti i tentativi andati a vuoto dal 2013 ad oggi di dare una convenzione all’ambito: «Ogni volta che se ne parla, si addensa una nebulosa sopra a discapito della città e dei servizi che deve offrire. Sembra che venga creata una confusione voluta». Sulla stessa scia Nadia Arace (Gruppo Si Può) che ha attaccato l’assessore Mele di aver presentato in Aula una convenzione senza «tracciare un bilancio dei servizi sociali degli ultimi anni, tra ciò che si è fatto ed è mancato».

Ci ha pensato la stessa Arace a fornire almeno i dati economici dell’ambito negli ultimi anni: «Ogni Comune partecipa con 7 euro per abitante ai fondi Pua. Quindi Avellino lo fa con 386 mila euro, pari la 57% del fondo». Non tutti i Comuni avrebbero versato la loro quota per i fondi Pua al pari delle spese sociosanitarie. «L’inadempienza è di oltre 600 mila euro e il Comune di Avellino, essendo capofila, ne risponde in prima persona».

Un’introduzione economica che serve a sollevare l’accusa più grande: «Di fronte a tutto ciò, il Comune abdica al suo ruolo primario. Nonostante Avellino rappresenti il 57% della popolazione dell’ambito e partecipi economicamente in maniera più importante rispetto agli altri comuni, la nuova convenzione prevede che ogni votazione possa essere sostenuta dal 40% dei comuni presenti e dal 40% della popolazione. Quindi per assurdo 15 comuni potranno gestire l’ambito e cambiare tutto a loro piacimento, a discapito di Avellino e dei suoi cittadini. State votando l’irrilevanza del Comune di Avellino all’interno dell’ambito, ma esponendolo a rischi anche di natura economica altissimi».

Costantino Preziosi (gruppo La Svolta) ha denunciato come «finora non avete approvato una convenzione che dava il ruolo guida al Comune di Avellino e oggi ne proponete una che lo toglie».

«Questa convenzione rende il cittadino di Avellino di serie b rispetto a quelli degli altri comuni dell’ambito», ha denunciato Giancarlo Giordano (gruppo Si può).

Rinviata alla seduta del 9 agosto la discussione sui documenti economici del Consuntivo 2016 e gli Equilibri di Bilancio 2017.