Consiglio Comunale: Foti paventa le dimissioni e revoca il Comitato di Gestione Del Gesualdo

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Fabrizio Nigro – Seconda convocazione al vetriolo per il Consiglio Comunale di Avellino, che ha visto l’annuncio di possibili dimissioni da parte del sindaco Paolo Foti e la revoca, da parte del primo cittadino, del Comitato di Gestione provvisorio del Teatro Carlo Gesualdo.

“I lavori di questa sera hanno segnato per me una cesura definitiva – ha affermato Paolo Foti – e domattina non parteciperò alla terza convocazione del Consiglio perché ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da sindaco della città”.

Questo l’annuncio, del tutto estemporaneo, pronunciato dal sindaco in un un momento di particolare tensione, da cui potrebbe effettivamente derivare una sua reale rinuncia.

A pesare sarebbe stata soprattutto la scarsa partecipazione consiliare – 15 presenti all’inizio della sedutaed il mancato sostegno della maggioranza con la recriminazione del consigliere Gianluca Festa sull’approvazione del regolamento relativo a “sale da gioco e giochi leciti per il contrasto alle ludopatie”, su cui aveva relazionato l’assessore alle attività produttive Arturo Iannaccone.

Proprio Festa, infatti, ha provveduto a ricordare che la IV Commissione Sanità si era già occupata della questione, producendo sul tema ben 16 pagine di verbale, avvalendosi anche della collaborazione di un esperto del settore. Da qui la richiesta del consigliere di effettuare un ulteriore passaggio del testo in IV Commissione, prima di riportarlo all’ordine del giorno di uno dei successivi Consigli Comunali.

Un dibattito forse eccessivamente prolisso quello alimentato sul punto, che ha portato al definitivo ritiro del regolamento da parte dell’assessore Iannaccone ed al rinvio della discussione al prossimo settembre.

A richiamare l’aula alla responsabilità è stato perciò il consigliere Alberto Bilotta: “Stiamo discutendo su chi debba intestarsi la paternità di un regolamento, mentre si invoca una correttezza che, negli ultimi 4 anni, non si è mai vista nei confronti della città. Ritengo che sia una vera e propria mortificazione per l’aula perdere tempo in queste discussioni. Noi non siamo stati eletti dai cittadini per perderci in queste diatribe. Cerchiamo piuttosto di dimostrarci realmente responsabili, almeno in questi ultimi mesi di consiliatura, dando prova di tenere alla città”.

Approvato all’unanimità, invece, il regolamento in materia di accesso civico ed accesso generalizzato, con la relazione dell’assessore al contenzioso Anna Carbone.

Altra questione determinante, ovviamente, l’ammissione del sindaco Foti sull’errore nelle modalità di nomina del Comitato di gestione del Massimo cittadino: “Essendo stata violata la norma dell’articolo 12 dello Statuto Comunale rispetto al termine per l’indicazione dei nomi da parte dei capigruppo – ha dichiarato Foti – procederò alla revoca delle nomine del Comitato di Gestione rimettendomi alle indicazioni dei gruppi di maggioranza e di opposizione che avranno un termine di 3 giorni per fornire le loro indicazioni, prima di ratificarle nel prossimo Consiglio”.

Rispetto all’illegittimità dell’organo, infatti, era stata firmata una diffida da parte dei Consiglieri Giancarlo Giordano, Alberto Bilotta e Dino Preziosi.

“La diffida scaturisce da un percorso che dura da un anno e mezzo – ha affermato Alberto Bilotta – e nasceva dalla necessità di provare a riportare le regole all’interno del Consiglio Comunale, prima di giungere ad atti estremi. Quello che sappiamo, in questo momento, è che il Teatro resta chiuso e che le maestranze non vengono ancora pagate. Il sindaco, ammettendo la violazione della norma, ha dichiarato che provvederà alla revoca delle nomine del Comitato di Gestione, dopo aver annunciato di rassegnare le sue dimissioni. Siamo al caos totale”.

“Ci sarebbe da ridere – ha concluso Bilotta – se non avessimo la certezza che da questa nuova fase di incertezza amministrativa che ne seguirà, a soccombere sarà di nuovo la città di Avellino”

“Non so quanto prendere sul serio una dichiarazione del sindaco che viene fatta in un momento di ira e frustrazione – ha dichiarato invece Giancarlo Giordano – Ad ogni modo, una discussione così delicata effettuata in un’aula così ridotta ferisce davvero il cuore. Tuttavia, prima di firmare le dimissioni, il sindaco ha l’obbligo di ritirare quelle nomine”.

La seduta, sospesa per una seconda convocazione dei capigruppo, è poi ripresa dalla richiesta di informativa da parte del gruppo di minoranza “Si Può”, effettuata all’assessore delle Politiche sociali Teresa Mele, sull’allocazione di 42 migranti da ospitare presso il Convento delle Stimmatine.

L’assessore Mele ha dunque provveduto a fornire chiarimenti: ”Proprio questa mattina la Commissione Monitoraggio ha tenuto un sopralluogo per verificare se la struttura rispettasse le prescrizioni. In merito al Bando Sprar, gli uffici sono stati investiti dalla volontà unanime dell’Assise. Mi farò premura già da domani affinché il bando venga pubblicato entro questo mese. Il protocollo siglato con la Prefettura ha la funzione di procedere a manifestazioni di interesse per poter integrare al meglio i migranti”.

Intanto, la terza convocazione dell’assise è fissata a domani mattina, 11 luglio alle 08.30, ma la presenza del sindaco Paolo Foti resta ancora un’incognita.

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