Dopo la seduta andata deserta nel pomeriggio di ieri, il Consiglio Comunale di Avellino si è riunito quest’oggi in seconda convocazione. All’ordine del giorno il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per una cifra che si aggira intorno ai 15 milioni di euro e la discussione sulla crisi politico-amministrativa a Palazzo di Città.
Diciannove i presenti in Aula con tredici consiglieri tra i banchi della maggioranza.
Il sindaco Paolo Foti ha preso la parola dichiarando subito che non si è mai sottratto alle proprie responsabilità e mettendo al centro del suo intervento la questione Isochimica:
“Stamane è stata definita in conferenza di servizi l’inizio della bonifica dell’Isochimica con la rimozione di silos e gru che comincerà entro i prossimi 10 giorni. Ci stiamo prendendo in carico uno dei cancri di questa città.”
Foti attacca gli assenti annunciando che a breve si presenterà con la nuova Giunta senza fare pesi o contrappesi.
“Se dovesse perdurare questo clima di guerriglia politica, Avellino non avrà futuro. Qui si vuol fare il bene della città solo con le chiacchiere e su questo punto non transigo e intendo inviare un messaggio a coloro che irragionevolmente si sono assentati: non mollo gli ormeggi, continuerò fino alla fine del mio mandato”.
La risposta dalle opposizioni arriva in particolare da Giancarlo Giordano:
“Il sindaco è inadeguato. Alla maggioranza non interessa del destino della città, mentre il Sindaco viene qui ed urla cercando di colmare il vuoto.”
Il parlamentare di Sel paragona il destino di Foti a quello di De Blasio e sottolinea la coerenza di Festa:
“Foti sta al Comune, come De Blasio sta al Pd. Io non ho parlato tanto quanto Petitto e Festa, ma intanto loro fanno parte della maggioranza. Dov’è la vostra misura? Parlate di dameliani, demitiani, ma avete perso di vista i cittadini di Avellino. Festa, almeno, non corre in Aula come voi ad alzare la mano accucciati. Vedo solo arroganza e disperato attaccamento al potere, a cominciare dal Sindaco che è stato capace di far ritornare Avellino agli anni Ottanta”.