Irpinianews.it

Consiglio Comunale ad Atripalda, Tuccia: “Mettere in sicurezza il Fiume Sabato”

Si è svolto ieri sera, presso la sala consiliare, il consiglio comunale della città di Atripalda.

Tra i punti all’ordine del giorno, l’ approvazione della convenzione per la costituzione dell’Area Vasta di Avellino ed attuazione di obiettivi comuni di sviluppo economico, sociale e culturale nell’ambito delle attività di programmazione fondi europei 2014/2020; il riordino del servizio idrico integrato; l’ adozione del regolamento comunale Polizia Mortuaria; la presa d’atto di richiesta di attribuzione qualifica di Agente p.s. a personale esterno all’ente; ordine del giorno a sostegno delle attività svolta dalla locale stazione dei Carabinieri; risposte/presentazione interpellanze ed interrogazioni.

Principalmente due gli argomenti su cui pone l’accento il partito democratico: l’approvazione della convenzione per la costituzione dell’Area Vasta di Avellino ed il riordino del servizio idrico integrato.

Ad intervenire il vicesindaco Luigi Tuccia che introduce l’argomento relativo all’Area Vasta partendo dal workshop, elaborato all’interno di un progetto in itinere che ha coinvolto ben 33 comuni irpini. Brevemente il vicesindaco illustra il progetto ancora working in progess dell’Area Vasta ed informa i consiglieri comunali sui tavoli tecnici che si sono tenuti a partire dallo scorso dicembre, dopo la sottoscrizione del protocollo di intesa da parte di tutti i comuni partecipanti.

Inoltre il vicesindaco Tuccia parla della possibilità di attingere ai finanziamenti Por 2014/2020 e di un eventuale contributo, in termini di idee e di condivisione, da parte del consiglio comunale per un progetto valido che mira alla crescita e allo sviluppo del territorio. Due le priorità individuate per la città di Atripalda all’interno del sistema “Area Vasta”: la valorizzazione dell’identità turistica e culturale di Atripalda, e più specificamente la valorizzazione e la promozione di Abellinum, e l’asse “Ambiente e territorio”, che comprende la messa in sicurezza  e la riqualificazione del fiume Sabato.

Il primo punto volge a valorizzare il patrimonio storico, culturale, religioso ed ambientale. Il secondo è un corridoio ecologico che vuole valorizzare le aree protette e della biodiversità e mira alla messa in sicurezza del territorio dell’Area Vasta dal rischio idrogeologico.

“Per quanto riguarda l’aspetto sociale – sottolinea Tuccia – tra le nostre proposte anche il recupero abitativo di Alvanite. Ancora da valutare e da affrontare la questione relativa all’energia sostenibile”.

Trasporti e gestione dei rifiuti sono invece tematiche rimandate ai prossimi tavoli tecnici per l’importanza e la complessità degli argomenti.

Poi cambia argomento Tuccia passando al secondo ordine del giorno che riguarda il riordino del servizio idrico integrato. “In seguito alle dicussioni affrontate in sede provinciale sulla questione dell’ acqua pubblica e privata – asserisce il vicesindaco -ne è scaturito un documento relativo al riordino del servizio idrico, nonché un invito rivolto al presidente dell’ ACS, a prendere atto delle proposte che sono state espresse in quella sede e nel corso di questo consiglio comunale”.

“Siccome dall’ acqua che viene emunta dal nostro territorio – spiega Tuccia – la rete ne disperde ben il cinquanta per cento, si vuole proporre in primis la messa in sicurezza e la naturalizzazione di buona parte del tratto del fiume Sabato. Il nostro territorio è ricco di questo bene primario eppure i nostri fiumi, in particolare l’ Ofanto e il Sabato, soffrono la siccità nei periodi estivi. Questo avviene, perché l’ acqua emunta dal nostro territorio è di quantità superiore alla norma causandone la dispersione di gran parte di essa. Ecco perché è necessario intervenire al più presto sui condotti idrici che vanno riparati e messi in sicurezza, affinché l’ acqua venga emunta nella giusta quantità evitandone lo spreco e nel contempo consentendo ai fiumi di beneficiare di quella quantità di acqua non emunta” .

” Il nostro territorio si può riorganizzare in termini di gestione di acqua pubblica e privata – conclude Tuccia – ritengo che l’ ACS resti il fulcro di questa vicenda e che abbia il dovere di interessarsi alla questione e di provvedere a garantire al nostro territorio una ponderata ed adeguata gestione pubblica dell’ acqua”.

Exit mobile version