Pasquale Manganiello – Beniamino Palmieri esce allo scoperto e tenta di cancellare le voci che da settimane, se non mesi, lo evocano come unico candidato certo alla guida della segreteria Pd a Via Tagliamento. L’occasione è stata la riunione organizzata dal circolo Pd di Ariano Irpino insieme a Big Bang Irpinia nel corso della quale il sindaco di Montemarano, dopo mesi di lungo silenzio in chiave partito anche per la concomitanza delle elezioni amministrative vinte nel suo borgo, ha avuto modo di chiarire la sua posizione.
“La narrazione di queste settimane circa il mio disperato tentativo di occupare ad ogni costo il posto di Segretario Provinciale del Partito è una fake news” – commenta Palmieri in un lungo post su facebook.
“Che si parli della mia persona è un fatto – continua – di questo sono lusingato e non credo possa rappresentare una colpa. Ma io non mi sono mai candidato per quel ruolo anche perchè da un anno e mezzo non si fa altro che rinviare il congresso e mi sono semplicemente limitato a dire: quando si definirà seriamente la data del congresso, vedremo.”
Il nome di Palmieri come candidato unitario era circolato da tempo nelle stanze di Via Tagliamento. Poi il caso delle iscrizioni online, la spaccatura consolidata tra l’area De Caro e l’area D’Amelio-De Luca-Famiglietti, tutte le vicende che hanno contraddistinto in maniera negativa l’avvicinamento infinito a questo congresso provinciale, hanno determinato la situazione di stallo che lo stesso Palmieri definisce in questo modo:
“Al di là di questioni più o meno personali, vedo il mio partito in grande difficoltà e questo mi provoca sofferenza perché ci credo e gli voglio bene. Ieri sera è stata scritta una bella pagina di politica per cui mi sento di rivolgere i miei complimenti al circolo di Ariano e questo, non mi meraviglia, perché è la logica conseguenza di un Pd che ascolta, discute e si mette in condizione di decidere.”
Non manca la citazione del libro di Matteo Renzi, “Avanti”, per rivendicare coerenza e risolutezza:
“Da sempre sono abituato a considerarmi parte della soluzione e mai del problema consapevole dei miei tanti limiti. Non comincerò oggi. Non sono mai stato nominato, ma sono stato eletto due volte sindaco di Montemarano; mi sono candidato alle Regionali raccogliendo le sollecitazioni di un gruppo di persone con cui condivido la passione per la politica dal 2012 quando Matteo Renzi sfidò Bersani e la nomenclatura del Pd, ho ottenuto più di 8000 preferenze e, non essendo stato eletto, non ho chiesto incarichi o contentini vari. Dice bene Renzi a pag. 78 del suo ultimo libro quando cita il contenuto del frontespizio del Guardian pubblicato dal 1821 : il commento è libero ma i fatti sono sacri.”