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Congresso Fiom, Scarpa: “In otto anni cancellati oltre 2mila posti”. Morsa in pole per la successione

Marco Grasso – Una quarantina di aziende chiuse per un totale di oltre 2100 posti di lavoro bruciati. Sono numeri drammatici quelli che il segretario uscente della Fiom Cgil, Sergio Scarpa, si lascia dietro le spalle al termine del suo mandato di otto anni alla guida dei metalmeccanici irpini.

“Non mi sono mai tirato indietro e in tante vertenze ho provato un senso di profonda frustrazione per non essere riuscito a trovare una soluzione che andasse incontro alle esigenze e ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”. Visibilmente emozionato, Scarpa ha aperto l’11esimo congresso provinciale della Fiom con un’articolata relazione sulla difficile congiuntura economica che ha travolto buona parte del tessuto industriale della provincia

“In Irpinia non si registra nessuna nuova occupazione e, a parte qualche mosca bianca come la Ema di Morra De Sactis, tutto è fermo. Una situazione che ovviamente si ripercuote su tutto il territorio”.

Scarpa boccia le politiche del Governo degli ultimi anni, sempre lontane dalle reali esigenze del Mezzogiorno. “Tutti i governi hanno sempre indicato il Mezzogiorno d’Italia come la vera locomotiva per lo sviluppo. Nessuno, in realtà, ha mai portato avanti una politica seria per il Mezzogiorno e per l’Italia intera. Si sono perse occasioni importanti, ed ora siamo in una situazione drammatica”.

Mano tesa alle altre organizzazioni sindacali. “In questi anni ci sono state idee, proposte e valutazioni diverse su molti argomenti, ma c’è sempre stata la volontà di mettersi attorno a un tavolo per ragionare nell’interesse dei lavoratori. E’ questa la srada lungo la quale proseguire anche nei prossimi anni”.

In pole positiom, pronto a raccogliere il testimone, c’è Giuseppe Morsa, delegato RSA della Fca di Pratola Serra, su cui è ricaduta la proposta del Centro regolatore nazionale.

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