Avellino – Congresso cittadino della Margherita: conto alla rovescia con sorprese. A due giorni dall’attesa occasione di ritrovo dei membri del fiorellino sembra che non tutto sia chiaro come dovrebbe. Gli ormai famosi ‘volenterosi’, in stand-by per tre mesi, restano ancora in silenzio anche se l’ora X sta per scadere. Tanto per cominciare, secondo quanto si riesce a captare tra parole dette e frasi lette tra le righe, nessun invito ufficiale avrebbe aperto ai ‘volenterosi’ le porte del centro sociale di Avellino. La convocazione non è avvenuta, il che la dice lunga sull’aria che si respira in via Tagliamento. Ma, a quanto è dato sapere, nessuno demorde e, con o senza invito, le richieste non cambiano di certo. La sollecitazione, maturata nei mesi passati, ha avuto tutto il tempo di essere elaborata da chi di dovere e il Congresso giunge in un “momento propizio”. Pur stimando e apprezzando il ruolo della Ambrosone nel compito di segretario cittadino della Margherita, tuttavia le perplessità sul doppio incarico rappresentano ancora un grosso nodo da sciogliere. Ciò che si continuare a contestare è infatti la duplice veste di segretario e capogruppo. Da qui la richiesta di dimissioni che, in un modo o nell’altro dovrà essere presa in considerazione. Una posizione che tuona come un monito: ‘a nulla servirà la mediazione del leader Ciriaco De Mita, né la stima nei confronti del sindaco di Avellino Pino Galasso’. “I patti sono stati rispettati – spiegano i ‘volenterosi’ -. Ci avevano chiesto tempo e non siamo venuti meno a quanto stabilito. Ora è giunto il momento di agire”. (m.d.p.)
Redazione Irpinia
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