Congresso An – Cosenza: “Pronti alla svolta…con orgoglio di destra”

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Avellino – Alleanza Nazionale saluta i dieci anni di presidenza di Modestino Iandoli e dà il benvenuto alla nuova ‘guardia’. Un volto femminile, una imprenditrice del turismo, una parlamentare: l’onorevole Giulia Cosenza. Il partito finiano (non senza una fase precongressuale di definizione degli scenari che ha visto al fronte diverse possibilità di candidatura, tira e molla, passi indietro e in avanti) ha infatti trovato in questo nome la strada dell’unità. E alla fine il vecchio e il nuovo si salutano senza rottura nel corso del III congresso provinciale di partito che si è celebrato presso il Viva Hotel di Avellino. Anche se l’arrivederci del presidente uscente Iandoli non ha risparmiato lacrime e considerazioni. “Faccio solo in modo – ha dichiarato alla fine del suo intervento – che questa possa essere una pagina di orgoglio per tutti noi, di colore e dignità del partito. Vi lascio con emozione e con affetto. Un abbraccio corale a chi mi è stato vicino”. Iandoli esce di scena mettendo in primo piano, nel suo intervento, l’aspetto umano. “I bilanci sono delle società. Siamo un coacervo di uomini che hanno sentimento e passione. Ma penso di poter dire di aver lasciato un grande valore per questa terra e di aver creato un partito che possa declinarsi a lungo, in modo corale”. Agli eredi: “Lascio la guida del partito a una realtà variegata e presente sul territorio. Ma chiediamo più riconoscimenti per poter realizzare la politica che vogliamo mettere in campo. Siamo un partito che vive di entusiasmo e di un percorso unitario. An è il partito del futuro, con una classe giovanile di primo livello che investe nella prosecuzione di se stessa”. Poi il passaggio del testimone con la relazione di Giulia Cosenza. La quale sottolinea il valore della continuità, ringraziando Iandoli per l’opera svolta e ribadendo “continuerà ad essere con noi”. Al tavolo, oltre a Iandoli e Cosenza, Franco D’Ercole, capogruppo regionale di An (“che ha posto e continua a porre il suo laborioso impegno per la ricerca di un partito più unito e più solido”, ha dichiarato Cosenza nel suo intervento), Umberto Cammino, capogruppo provinciale, Giovanni D’Ercole, capogruppo al Comune, il vice presidente del Consiglio provinciale Ettore De Conciliis, il presidente del Consiglio comunale di Ariano, Giuseppe Mastandrea, l’onorevole Nespoli a presiedere il congresso. In sala anche Gennaro Romei (Udc), Antonio De Mizio (Fi), Michele Cavaliere (Ugl). “L’unità al di sopra di ogni velleitarismo personale: l’unità come sacrificio e spirito di appartenenza ad un valore comune. Come solo e unico percorso vincente per il nostro partito”. E’ l’incipit del discorso della parlamentare irpina, nuovo presidente del partito. Che invita ad avviare “una svolta culturale con la partecipazione di tutti”. Facendo leva su “l’orgoglio di destra”, contro “il sapore amaro della politica di sinistra”. Ma rispettando “chi la pensa diversamente”. I punti di rito: la famiglia che va sostenuta, il lavoro serio e meritocratico, le politiche di supporto per le Pmi, la possibilità di un accordo sociale trasversale, nuove politiche per gli alloggi finalizzate a favorire l’accesso delle giovani coppie alla prima casa. Mentre alta sarà tenuta la guardia su immigrazione, criminalità diffusa, rifiuti, “disastro sanitario non più quantizzabile”, recupero del territorio Il tutto per riaffermare “la cultura dei diritti e dei doveri”. Fondamentale l’attenzione all’infanzia, ai giovani, alle pari opportunità. Sfide vecchie e nuove verso cui il partito si riorganizza con dipartimenti finalizzati “ad osservare con attenzione tutti i settori della vita sociale”, con momenti di confronto con il pubblico e un nuovo rapporto con le istituzioni scolastiche. “Ho pensato – aggiunge Cosenza – di avere un dipartimento Ambiente e Governance del territorio perché ritengo sia fondamentale agire per il recupero ambientale (…) Ho pensato di accorpare turismo, agroalimentare e agricoltura perché sono tre momenti collegati tra loro che costituiscono insieme al patrimonio culturale il prodotto Italia. Le aree interne però devono avere un ruolo che finora non è stato compreso. Per questo vi chiedo sostegno e vicinanza”. (di Antonietta Miceli)

I componenti del direttivo
Giovanni D’Ercole, Ettore De Concilis, Salvatore Cogliano, Salvatore Canonico, Giuseppe Mastandrea, Franco Montella, Fernando De Feo, Eugenio Lettieri, Sabino Morano, Umberto Canonico, Guido Gramaglia, Mario Belli, Attilio Di Pietro, Antonio Panza, Ettore Freda.

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