Confronto sindaci-Morgante: sull’atto aziendale Asl è stallo totale

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Marco Imbimbo – Il comitato di rappresentanza dei sindaci chiede una modifica, a Maria Morgante, sull’atto aziendale dell’Asl. La manager dell’azienda sanitaria rilancia e invita i primi cittadini ad avanzare proposte di modifica. Di fatto viene fuori una fase di stallo sul documento dell’Asl con cui si ri-organizzano ospedali e distretti sul territorio irpino.

Questa mattina c’è stato un confronto tra la manager dell’Asl, Maria Morgante, e il comitato di rappresentanza dei sindaci composto da Paolo Foti (Avellino), Domenico Gambacorta (Ariano), Rosanna Repole (Sant’Angelo dei Lombardi), Michele Vignola (Solofra) e Marcello Arminio (Bisaccia).

Un tavolo per analizzare l’atto aziendale alla ricerca di quelle modifiche che possano avvantaggiare i territori. Variazioni che difficilmente ci saranno perché, come ha spiegato la Morgante ai sindaci, i numeri contenuti in quel documento seguono quanto stabilito dal decreto 33 del 2016, sottoscritto dal commissario della Sanità in Campania, Polimeni.

Nel caso delle strutture complesse all’interno degli ospedali, ad esempio, la riduzione da 36 a 20 è dovuta al fatto che si calcolano in base ai posti letto complessivi in Irpinia. Con il nuovo atto aziendale, dunque, ce ne saranno 11 ad Ariano, 3 a Sant’Angelo e 6 a Solofra.

Nel caso delle strutture complesse nei territori, invece, la riduzione è addirittura da 69 a 32, perché ne viene assegnata una ogni 13 mila abitanti. Calcoli, questi, previsti dal decreto redatto da Polimeni da cui difficilmente si riuscirà a scappare.

«L’atto aziendale – sottolinea Morgante – è legato al decreto 33 e dai suoi numeri non si sfugge». Dal canto suo ha invitato i sindaci a formulare una proprio proposta per una diversa ri-distribuzione delle strutture complesse, fermo restando che il loro numero massimo rimarrà quello stabilito nell’atto. Richiesta simile, però, che è stata avanzata anche dal sindaco Foti, presidente del comitato, che ha chiesto alla Morgante di rivedere l’atto.

Durante l’incontro, inoltre, i sindaci hanno sollevato i propri timori per i vari ospedali. Nel caso di Ariano per la mancata apertura di radioterapia, mentre Vignola ha espresso preoccupazioni per la riduzione dei posti letto dell’ospedale di Solofra. Sull’ospedale di Sant’Angelo è stato affrontato il discorso legato alla Don Gnocchi, ma anche a quel reparto di cardiologia che non entra in funzione.

Al termine dell’incontro, Maria Morgante, si è soffermata anche sul caso Aias che, proprio l’Asl, nel 2013 aveva dichiarato come “non accreditabile”. «La delibera è chiara ed è stata inviata alla Regione, ora attendiamo sviluppi. Intanto stiamo effettuando dei controlli a livello aziendale per accertare cosa sia successo».