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Confindustria, l’Irpinia del fare aguzza lo sguardo verso la Turchia e gli Emirati Arabi

Gli Emirati Arabi e la Turchia rappresentano il futuro per l’economia. In occasione del seminario, intitolato «Export Now», organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Avellino e tenutosi presso la sala conferenze di via Palatucci, gli esperti dell’Ice, agenzia italiana che si occupa della promozione del made in Italy nei mercati esteri, hanno esortato gli imprenditori irpini ad avere maggiore attenzione nei confronti dei mercati emergenti.

 

«Il focus – dichiara Massimo Iapicca, presidente dei giovani industriali – s’inserisce in un lavoro di formazione, che abbiamo iniziato con diverse realtà del tessuto produttivo. Nell’epoca dell’I-Pad, non sono soltanto le grandi imprese a sentire l’esigenza di oltrepassare i confini nazionali, ma anche le piccole e piccolissime aziende, in particolare quelle dell’agroalimentare, sempre più amate ed apprezzate nei paesi in via di sviluppo».

 

Il progetto di formazione coinvolge diverse Pmi, interessate a specializzarsi nell’internazionalizzazione. «Vogliamo trainare – spiega Antonio Petruzzo, consulente di Ricerche e Studi – le giovani imprese verso nuovi e promettenti mercati. La precedente spedizione in Serbia, ad esempio, è stata fondamentale per creare una rete di affari tra le aree interne della Campania ed i paesi della penisola balcanica, terra dove il made in Italy è sempre più apprezzato».

 

Anna Amitrano di Cellulblok Srl, ha raccontato la sua esperienza imprenditoriale nel Medio Oriente. «Sono entusiasta che le imprese irpine guardino di più verso i paesi che vogliono salire in cattedra. In questi luoghi, ho trovato persone interessate ai prodotti del territorio. Sono certa, quindi, che l’Irpinia riuscirà a stipulare ottime relazioni con la Turchia e gli Emirati Arabi».

 

Paolo Pinto, esperto dell’Ice sul mercato turco, evidenzia le opportunità per le imprese locali. «L’agroalimentare irpino può sfondare in quel contesto.

Se la provincia investe nella ricerca e nell’innovazione, rendendo le proprie eccellenze a lunga conservazione, si potranno realizzare ottimi affari. Durante i cambiamenti degli ultimi anni, da parte delle popolazioni c’è maggiore attenzione verso il cibo di qualità, basti pensare ai grandi vini o ai formaggi. A queste realtà, però, interessano anche altri ambiti, come quelllo dell’alta tecnologia e dell’aereospaziale».

 

Simona Autuori, esperta degli Emirati Arabi Uniti, ribadisce l’interesse del paese per la gioielleria artigianale, i macchinari all’avanguardia, le infrastrutture, l’arredo ed il design. «Siamo di fronte ad una delle economie più dinamiche del Medio Oriente. La crisi economica, da quelle parti, è stata avvertita meno che in Europa. Non dimentichiamo che per gli emiri l’Italia è il vero lusso. I prodotti locali, la qualità e le eccellenze sono il vero motivo di interesse e di riproduzione. Per tale ragione, è utile conoscere meglio queste realtà ed avviare nuovi investimenti».

 

L’esperta di internazionalizzazione, inoltre, presenta le opportunità nel paese degli sceicchi. «L’Expo è un punto di svolta. Nei prossimi cinque anni, in quest’area si prevede il completamento di importanti infrastrutture: ponti, strade, metropolitane e centri commerciali. Gli arabi intendono realizzare un nuovo modello di città, ad impatto zero e veri e propri prototipi per le metropoli del futuro. Non c’è migliore occasione, quindi, per mettere in mostra la creatività ed il know how delle eccellenze del Mezzogiorno, compresi i cervelli delle aree interne».

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