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Confimprenditori, Santoli al Festival del Lavoro

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Gerardo Santoli

La tre giorni dedicata alla quarta rivoluzione industriale è stata un importante momento di riflessione su un mondo del lavoro sempre più liquido e che proprio per questo ha bisogno di maggiori tutele legislative, senza dimenticare gli stravolgimenti che impegneranno in primo luogo le imprese, protagoniste assolute di questa rivoluzione.Dai dibattiti di questi giorni è emerso come l’avvento dell’automazione rischi di creare la perdita di posti di lavoro ma contemporaneamente agevoli la nascita di nuove figure professionali, capaci di diversificarsi e rispondere alle esigenze del mercato. E’ fondamentale, perciò, una maggiore elastiticità, governando l’occupazione e tutelando le nuove generazioni, attraverso il welfare e la previdenza. La specializzazione diventerà, così come per le imprese, una caratteristica irrinunciabile per chi si affaccia nel mondo del lavoro. E in questa richiesta del mercato si inserisce il ruolo della politica e del governo che devono creare le condizioni perché l’economia sia sempre al passo con i tempi, investendo, ad esempio, in un piano infrastrutturale strategico per il Paese.

Il Lingotto di Torino che ha ospitato il Festival del Lavoro rappresenta un luogo importante nella storia industriale italiana. E’ il luogo dove è nato un nuovo approccio al lavoro dopo l’introduzione della catena di montaggio ed è un luogo dove, come in una sorta di continuità temporale luoghi dove in questi giorni si è cercato di porre le basi per un futuro che non sia una scatola chiusa.

Per Confimprenditori, presente al Festival con un proprio stand, quello del Lingotto è stato un appuntamento irrinunciabile per cogliere i segnali che vengono dal mondo del lavoro e dal mondo dei consulenti, vera e propria intelligence delle imprese. Un mondo con il quale Confimprenditori in questi anni ha instaurato un rapporto saldo e duraturo. “Il  piano nazionale voluto dal ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda su Industria 4.0  è sicuramente imprortante ,- ha affermato Gerardo Santoli vice presidente nazionale di Confimprenditori- ma bisogna rendersi conto che in alcune zone  per il livello di  infrastrutture come paese Italia siamo ancora allo 0.4 e il divario i rischia di allargarsi sempre di più”‘

 

Quella di Torino per Confimprenditori è stata anche la prima tappa del Treno del lavoro, un viaggio che l’associazione proseguirà per l’Italia allo scopo di costruire occasioni di incontro e confronto fra imprenditori ed esperti in materia di lavoro.

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