Avellino – Conferenza programmatica: l’Udeur dispensa critiche e consigli. E’ critico rispetto alla conferenza programmatica, che avrebbe dovuto coinvolgere i consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza nonché tutte le amministrazioni dei paesi limitrofi al capoluogo. “Invece è apparsa – commenta Stefano La Verde a nome di tutto il gruppo – come una sorta di incontro tra addetti ai lavori con lo scopo di ricercare l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica. Personalmente sarei troppo irriverente se dovessi convincermi che si tratta di una passerella per coloro che sono anche testimoni e a volte responsabili del declino di questa città”. In merito all’intervento del sindaco Pino Galasso, “…le grandi speranze hanno anche bisogno di concretezza. Oggi Avellino, al di là di qualche pseudo e bugiardo dato statistico, affonda in un lento e progressivo impoverimento. Il disagio è grande e alto e rende la quotidianità di molte famiglie sempre più vicina all’assoluta indigenza… L’Udeur è cosciente che l’amministrazione considera i giovani come la risorsa principale, la maggiore fonte di ricchezza che Avellino dovrà utilizzare per aumentare la sua competitività. Eppure vi è un’alta percentuale di disoccupati. Noi chiediamo a gran voce di essere classe politico-dirigente e che questa città e il Mezzogiorno siano il laboratorio politico di questa nuova classe. È a dir poco raccapricciante rilevare da fonti Svimez che nel 2002 il numero di emigrati da sud a nord è pari a 180 mila unità: di queste il 34 per cento con diploma e l’11 per cento con una laurea. Bisogna quindi puntare sulla ricerca … Se a questo si aggiunge il ritardo nella realizzazione della stessa metropolitana mi trovo costretto ad esprimere una valutazione negativa su annunci a cui fanno riscontro sempre e solo ritardi. Vi è una gestione troppo autocratica con l’aggravante che in alcune province essa è appannaggio di personaggi troppo vicini se non addirittura aderenti alla giunta regionale”. Questione Sanità: “Diciamola tutta, la Margherita ha trasformato la Sanità in un suo feudo elettorale per poter raccogliere voti e condizionare così l’equilibrio politico del centrosinistra. La regione più grande del Mezzogiorno ha strutture sanitarie di antica tradizione e consolidato prestigio ma la divisione del territorio in aziende sanitarie risente ancora fortemente di una logica politica spartitoria. Quasi a favorire vecchi e superati protettorati partitici. Non è più rinviabile l’esigenza di riorganizzare le Aziende sanitarie locali ed ospedaliere per funzioni del territorio… La nuova apertura del centro di Contrada Amoretta pone la sanità pubblica in una condizione favorevole per essere momento di eccellenza a favore della salute del cittadino. Apprezzo gli sforzi e le capacità del nuovo manager ma non vorrei che su questa azienda la Margherita avanzi un diritto di prelazione o faccia valere l’istituito dell’usucapione”. L’emergenza rifiuti, il sovraccarico del Cdr, “… la disinvolta raccolta di Rsu pongono Avellino in una situazione drammatica a cui il Cosmari e l’Asa non riescono a dare risposte. Inizino i responsabili di questi enti a dare soluzioni altrimenti abbiano la decenza di chiudere i battenti delle loro botteghe e andare a casa”.
Redazione Irpinia
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