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Condizione operaia in Irpinia: Prc e Cgil a confronto

Avellino – “Condizione operaia o questione operaia – Il dramma delle realtà industriali dell’Irpinia”: questo è il titolo dell’assemblea che si terrà il giorno 11 dicembre alle ore 17.30 al Centro Sociale ”Samantha Della Porta”. Un’iniziativa organizzata da Rifondazione Comunista in vista dello sciopero generale indetto dai Sindacati di Base e dalla CGIL il 12 dicembre.
Un titolo forte per una questione altrettanto sconcertante che attanaglia la nostra Irpinia nella morsa dell’incertezza lavorativa per migliaia di famiglie.
In effetti sono circa 5000 gli operai tra cassa integrazione ordinaria o straordinaria – senza contare quelli a cui non è stato rinnovato il contratto di lavoro – che rischiano di restare a casa senza più avere la certezza del posto di lavoro.
“La vostra crisi non la paghiamo noi” recita il manifesto della manifestazione che intende ribadire la consapevolezza della fine di un sistema.
“Oggi – ha spiegato Carmine Cogliano – la condizione operaia diviene condizione strutturale della società, una condizione tutta chiusa nel legame, al momento più che mai stridente, della questione capitale-lavoro, dove il lavoro inteso come mezzo di sussistenza e di possibilità reale di sopravvivenza diviene ostaggio del capitale e dei suoi attori principali.
La forbice tra grandi ricchi e grandi poveri aumenta nella sua consistenza ponendoci di fronte ad un quadro desolante di guerra tra poveri, dove l’incertezza del ‘futuro certo’ per questa enorme massa di ‘nuovi poveri’ innesca un meccanismo, ‘domino’, di scontro a tutto vantaggio delle rendite derivanti dal ‘profitto’ che nella sostanza annienta la capacità di ‘rivoluzione’ del proletariato.
Non si tratta più di ragionare di orientamenti e discettazioni di politica, la questione diviene dirimente in torno alla ricerca della strada possibile per uscire da questa crisi economica e sociale e quale miglior modo per ragionare, ed eventualmente trovarne le risposte, se non quello di una discussione aperta, senza steccati, tra gli operai e con gli operai cercando di fare dell’ascolto tesoro. Da questo punto di vista un primo importante passo è la massiccia partecipazione della politica irpina allo sciopero generale del 12 dicembre per dare un segnale forte di dissenso con un chiaro messaggio di soluzione possibile portando in piazza le ragioni degli operai. Bisogna creare un muro di popolo che sappia dire chiaramente che la politica deve volgere lo sguardo al reale e che la questione morale che sta investendo la nostra regione deve diventare questione di moralità e spirito di servizio verso gli altri e non verso se stessi”.
Su tutte queste questioni si proverà a ragionare insieme a Carmine Cogliano (Comitato Politico Regionale Prc); Dario Meninno (Rsu Iribus Valle Ufita); Savino Emilio (Direttivo Provinciale Fiom); Riccardo Musto (Rsu Cablauto); Marika Borrelli (Segreteria Provinciale Cgil); Francesco Amodio (Coordinatore Regionale Cobas); Annalisa Famoso (Responsabile Provinciale Lavoro Pdci); Mario Guerriero (Coordinatore Provinciale Sinistra Critica); Antonio Della Pia (Comitato Politico Regionale Prc).
Conclusioni di Roberta Fantozzi (Segreteria Nazionale Prc); Gianluigi Pegolo (Segreteria Nazionale Prc).

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