Tre anni e quattro mesi di condanna per il trentaseienne medico in servizio al carcere “Antimo Graziano” di Avellino, originario di Marcianise, arrestato nel settembre scorso dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino nel corso di un controllo. Questa la pena inferta al professionista, detenuto agli arresti domiciliari, dal Gup del Tribunale di Avellino Giulio Argenio al termine delle discussioni di Procura e difese (gli avvocati Domenico Farina del foro di Santa Maria Capua Vetere e Rolando Iorio) nel processo con rito abbreviato. La Procura di Avellino aveva chiesto nei suoi confronti il processo con giudizio immediato. La difesa aveva optato per l’abbreviato. Come è noto, nel settembre scorso a seguito di una perquisizione personale eseguita dagli agenti agli ordini del vicequestore Gianluca Aurilia, erano state rinvenute all’interno della borsa da medico, sono state rinvenute due confezioni di sigari, apparentemente sigillati, al cui interno però erano celati due panetti contenenti 98,25 grammi di hashish, nonché 4 mini telefoni cellulari con relativi cavi da destinare presumibilmente ai detenuti della Casa Circondariale.