Concorso Vigili, martedì si torna al Riesame: la Procura deposita nuovi atti?

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AVELLINO- Il decreto di sequestro bis del ventiseienne candidato ad un posto di vigile urbano ad Avellino, bloccato l’undici gennaio scorso prima della prova orale a Piazza Del Popolo dai militari del Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Avellino torna davanti ai magistrati del Tribunale del Riesame per le misure reali, in diversa composizione rispetto alla precedente udienza (per cui era scattato l’annullamento). Il ricorso presentato dal penalista Gaetano Aufiero sarà discusso martedì davanti al collegio presieduto dal giudice Gianpiero Scarlato.

La difesa del ventiseienne candidato ha però già eccepito la nullità degli atti che hanno portato al nuovo provvedimento di carattere probatorio firmato dal pm Vincenzo Toscano ed eseguito dai militari del Nucleo Pef della Gdf di Avellino, agli ordini del tenente colonnello Alessio Iannone. Oltre ad aver depositato un esposto all’attenzione del Procuratore della Repubblica di Avellino per “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice”.

Il riferimento ovviamente è alla mancata esecuzione del dissequestro del telefono disposto da parte del Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino, che aveva accolto l’istanza di annullamento presentata dal difensore.

Prima di martedì e’ altamente probabile che la Procura depositi nuovi atti all’attenzione dei giudici del Riesame per le misure reali di Avellino, superando una delle motivazioni alla base del precedente annullamento, quella legata alla esigenze probatorie che lo avevano determinato. Il numero degli indagati, come è noto e’ già salito a tre, oltre al candidato ventiseienne Davide Mazza, ci sono la presidente della Commissione Filomena Smiraglia e uno dei commissari, il vicecomandante della Polizia Municipale di Avellino Sullo.

Secondo le ipotesi investigative Smiraglia e Sullo avrebbero rivelato la rosa di domande al candidato, che all’interno del cellulare avrebbe avuto anche le domande che erano state scelte dalla Commissione (verosimilmente redatte e scelte dai due componenti finiti nel mirino).

Nuovi sviluppi sono attesi anche dall’esame del cellulare sequestrato, quello sottoposto lunedì alla copia forense, ma contestato dalla difesa di Mazza.