di AnFan – Concorsi truccati, un indagato risponde al giudice mentre altri due restano in silenzio. Questa mattina, 15 giugno 2020, hanno fatto scena muta i funzionari dei vigili del fuoco, un 68enne e un 51enne di Benevento, accusati con un viceprefetto di Roma, di aver creato un sistema per assicurare un posto di lavoro in cambio di mazzette.
Un altro indagato finito ai domiciliari, si tratta di un maresciallo della finanza di 44 anni, ha deciso di rispondere alle domande del giudice e respingere le accuse. L’altro militare finito ai domiciliari, si tratta di un carabinieri, è invece rimasto a telefono.
Domani toccherà al viceprefetto essere interrogato. Secondo gli inquirenti, i posti di lavoro venivano assicurati per mazzette da settemila e ventimila euro. In un’occasione sarebbero stati consegnati i risultati delle prove pre-selettive relative a un concorso dei vigili del fuoco.
Nel mirino era finito anche un bando per i caschi rossi ancora in corso.