Concorsi “truccati” nelle forze armate, a rischio oltre undici mila posti

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Dopo l’inchiesta della procura di Napoli sulle prove d’esame per l’acceso a molti concorsi nelle forze armate, si è aperta una voragine in cui non si salva neanche uno dei 9 bandi pubblici indetti tra il luglio del 2015 e il maggio del 2016.

11.463 unità tra carabinieri in ferma breve, ferma quadriennale nell’Esercito, nell’Aeronautica, nella Capitaneria di Porto, nella Marina Militare, allievi marescialli del ruolo ispettori dell’Arma e allievi agenti della Polizia di stato e Penitenziaria, che rischiano seriamente di non esser più arruolati.

Il risultato della maxi inchiesta sul concorso di Polizia ha condotto il capo della polizia Franco Gabrielli a decretare l’invalidità delle prove scritte dell’ultimo concorso dei 559 allievi. Circa 195 candidati infatti non avevano commesso neppure un errore alla prima prova scritta, risultato abbastanza sensazionale. Concorso da rifare quindi.

La domanda ora che molti si pongono è se la sorte del concorso dei 559 allievi agenti potrebbe toccare anche alle altre 9 selezioni e a quello per 400 aspiranti agenti della Penitenziaria che è stato infatti bloccato.

Le conseguenze delle irregolarità riscontrate potrebbero quindi portare all’annullamento delle prove espletate nei 9 concorsi indetti negli ultimi 2 anni in Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza, Carabinieri, Esercito.