Concorsi truccati nelle forze dell’ordine: gli irpini nel mirino

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di Andrea Fantucchio – Mazzette in cambio della promessa di superare l’esame per entrare nei vigili del fuoco o in polizia. Si pagava dai 7mila ai ventimila euro. C’erano anche famiglie che finivano per indebitarsi pur di garantire ai figli un posto. E’ questo quanto emerge dalle oltre mille pagine di ordinanza cautelare, firmate dal gip Vincenzo Landolfi, che questa mattina hanno portato a cinque arresti (tre in carcere e due ai domiciliari).

In carcere sono finiti un 65enne, di Roma, vice prefetto, dirigente del Ministero dell’Interno al Dipartimento dei vigili del fuoco. Per gli inquirenti lui era al vertice dell’associazione a delinquere. Dietro le sbarre sono finiti anche due funzionari dei vigili del fuoco 68enne 68 anni e un 51enne.

Ottantanove gli indagati (anche due irpini, uno di Caposele e uno di Torre Le Nocelle che ) che avrebbero usufruito dell’aiutino, dieci gli omissis (nomi anche coperti nelle carte. Il viceprefetto, per gli inquirenti, avrebbe usato telefoni intestati a cittadini stranieri. I domiciliari sono scattati anche per un maresciallo della finanza e per un carabiniere.