AVELLINO- “Questo è un cognome… lo devi aiutare…” E’ così che l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa si rivolgeva alla ex dirigente comunale Filomena Smiraglia, non temendo che questa sorta di “cernita” tra i candidati da salvare e aiutare finisse registrata dalle cimici dei Carabinieri.
Come non nascondevano lo stupore per il fatto che, nonostante Festa garantisse: “non glieli ho dati” qualcuno avesse preso tanto alla prova. E’ quanto i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino insieme ai militari dell’aliquota di Pg delle Fiamme Gialle presso la Procura, captano il 9 gennaio e fa parte di una più ampia informativa depositata il 30 aprile dagli investigatori. Quella depositata dal pm della Procura di Avellino Vincenzo Toscano al Tribunale del Riesame di Napoli.
E’ il 9 gennaio 2024 e le cimici e le telecamere installate negli uffici di Palazzo di Città captano un’ ambientale tra l’ex sindaco Festa e l’ex dirigente Filomena Smiraglia. Nel discutere il posizionamento in graduatoria dei candidati, secondo i magistrati del Riesame: “rendono evidente l’intenzione di manipolare il risultato del concorso”.
“Questo è un cognome, lo dobbiamo aiutare” commentano stupiti il buon posizionamento in graduatoria di un candidato che invece non aveva ricevuto aiuto: “Ma ha preso tanto, però non glieli ho dati”, inequivoca la domanda che la Smiraglia rivolge al sindaco Festa indicando un nome della graduatoria: “Tu a questo lo hai aiutato, era stato fornito?” ed ancora riferendosi ad un altro candidato: “ma tu a questo pure avevi fornito?”. Così confermando che i test relativi alla prova scritta erano stati tutti rivelati ed utilizzati ad opera del duo Festa-Smiraglia, non solo in favore del candidato (scoperto dal blitz delle Fiamme Gialle), ma anche di altri candidati.
I giudici del Tribunale della Libertà di Napoli non credono alla versione difensiva, anzi la smentiscono utilizzando le nuove intercettazioni telefoniche e ambientali emerse nel corso delle indagini. La stampa del materiale relativo alla prova orale la consegna al sindaco da parte della presidente della commissione Filomena Smiraglia, erano stati captati dalle ambientali l’8 gennaio 2024. Dalle intercettazioni, a distanza di due ore da quell’incontro, il candidato contattava il preparatore Francesco annunciando:” ho tutto il materiale”. Si tratta del materiale fotografato con il suo cellulare corrispondente ai documenti consegnati dalla presidente Smiraglia alla PG che faceva irruzione interrompendo la prova di esame il giorno 11 gennaio 2024.
Per i giudici del riesame: il dato è insuperabile e non si presta ad essere smentito dal contenuto della conversazione del 7 febbraio 2024; in questa captazione tra Festa e Smiraglia, ormai consapevoli dell’esistenza di investigazioni sulle prove concorsuali, formula una serie di ipotesi sulle possibilità che le domande siano state trafugate da terzi mentre Smiraglia era in bagno così da far concludere a Festa:”qua sta la tua innocenza”. Si tratta, secondo il parere del Tribunale del Riesame di un fatto: “smentito dagli accertamenti precedenti e quindi in alcun modo valutabile come elemento a favore”.
Aerre