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Con la primavera più rischio di allergie per i bambini: alcuni consigli

allergia bambini

allergia bambini

Non sono solo gli adulti a soffrire il passaggio alla stagione primaverile, ma anche e soprattutto i più piccoli che, tra allergie, mal di testa e stress derivante dal cambio di stagione accusano fortemente il passaggio dal periodo freddo dell’anno a quello caldo.

La cosiddetta mezza stagione, infatti, porta con sé intense ondate di polline (un problema per oltre un milione di bambini in tutta Italia), giornate più lunghe con sbalzi termici, repentina alternanza tra sole e pioggia e variazioni dei ritmi biologici (sonno/veglia).

Cosa fare allora? Un decalogo diffuso dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma (con esperti allergologi, psicologi e neurologi), offre tutte le maggiori indicazioni per affrontare al meglio questo delicato periodo dell’anno.

Ecco il decalogo composto da cinque regole che le famiglie dei bambini allergici ai pollini dovrebbero seguire nel periodo critico:

Queste invece le cinque cose catalogate dall’istituto medico come “inutili” e che spesso le famiglie dei bambini allergici ai pollini fanno ma che non giovano ai più piccoli:

Da marzo a luglio la concentrazione di pollini cresce soprattutto nelle giornate calde, assolate e ventose perché i pollini sono più leggeri e meglio trasportati nell’aria. La stessa concentrazione si riduce con la pioggia ed è più elevata la sera rispetto al primo mattino.

Tra i consigli degli esperti per combattere invece lo stress psicofisico della primavera nei bambini e rendere questo momento di passaggio meno traumatico ci sono:

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