Con il freddo è tempo di castagne: eccone proprietà, benefici e usi

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Con il sopraggiungere dei primi freddi inizia il desiderio di uno dei frutti di stagione più amati e tipici dell’Irpinia, la castagna. Un alimento dalle tante proprietà e dai molteplici utilizzi in cucina.

Le castagne rappresentano un frutto molto diffuso sul territorio irpino e offrono tanti benefici a livello nutritivo. Esse rappresentano una fonte importante di sali minerali, offrono un elevato valore energetico (utile soprattutto nel periodo invernale) e contengono molte fibre indispensabili per la corretta attività intestinale.

Le castagne sono composte da circa il 50% di acqua, molto alta anche la percentuale di carboidrati, e a seguire di lipidi e di proteine, e risultano prive di colesterolo. Contengono inoltre un contenuto calorico di 200 kcal ogni 100 g (secche invece 350Kcal ogni 100 g), di fibra (circa il 7-8%), e consentono un ottimo apporto di amilacei e glucidi zuccherini (35% circa), un buon contenuto di proteine, una bassa percentuale di grassi, un’alta percentuale di potassio e altri sali minerali come magnesio, calcio e fosforo (utile per il sistema nervoso) e infine, contengono vitamine B1, B2 e C.

Ma i loro benefici sono anche altri. Sono una preziosa fonte di acido folico, motivo per il quale sono consigliate alle donne in stato di gravidanza, sono di frequente consigliate contro l’anemia e inoltre, pur essendo simili ai cereali dal punto di vista nutrizionale, non contengono glutine per cui sono adatte anche nelle diete che ne sono prive.

La castagna è un frutto che fa parte della tradizione più popolare. Per questo ci sono diversi usi tradizionali tra cui si annoverano la farina di castagne per contrastare dolori renali in gravidanza, per prevenire il rischio di aborto o in caso di flusso mestruale abbondante. Le caldarroste erano invece indicate a chi soffriva di disturbi alla milza, le castagne lessate ai malati di fegato, mentre con l’aggiunta di liquirizia e felce dolce le castagne divenivano un toccasana per i problemi allo stomaco.

Per quanto riguarda gli usi delle castagne in cucina, innanzitutto in inverno ci sono le caldarroste, che si preparano sul fuoco vivo in un caminetto a legna o su una brace praticando una netta incisione sulle bucce di ognuno dei frutti. Il metodo casalingo è cuocerle in forno, ponendole con l’incisione su una teglia e lasciandole per circa 20 minuti a una temperatura di 200 gradi e rigirandole per garantire una cottura ottimale.

In Irpinia tipiche del periodo natalizio sono “le castagne del prete”, essiccate nei caratteristici “gratali”, poi tostate in forno e infine immerse in acqua per renderle morbide e reidratate.

Con le castagne lessate (unite alle foglie di alloro per conferirne aroma) si possono invece preparare squisite zuppe con legumi e ortaggi preferiti, farne una delicata purea, farcire il sugo di piatti a base di carni rosse e arrosti in agrodolce. Sia la farina di castagne sia le castagne lessate sono basi utili per la preparazione di torte e biscotti tra cui il dolce “Montebianco” e di creme spalmabili.

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