Comune verso il dissesto. Aquino: “Operazione verità”. Fruncillo: “Situazione complicata”

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Marco Imbimbo – L’ipotesi dissesto mette insieme forze politiche contrapposte in Consiglio Comunale. Da un lato, infatti, c’è chi la considera come unica via percorribile, come nel caso della Lega o di Dino Preziosi, dall’altro lato c’è chi attende di vedere gli atti ufficiali per capire come stanno realmente le cose, come dichiarato da Luca Cipriano. Difficilmente, invece, il Pd si schiererà sul versante del dissesto.

La dichiarazione di dissesto dovrebbe venire approvata dalla Giunta lunedì prossimo per provare ad inserirla nel Consiglio Comunale previsto per i giorni 3 e 5 novembre. Per riuscirci, però, servirà anche il parere del collegio dei revisori dei conti, con cui l’amministrazione si incontrerà sempre lunedì, dopo la Giunta. Martedì pomeriggio, invece, la conferenza dei capigruppo si riunirà per valutare gli atti prodotti dall’amministrazione, quelli che ieri sono stati solo annunciati.

Intanto il Movimento 5 Stelle, tramite il capogruppo Antonio Aquino, sottolinea come l’amministrazione stia portando avanti «l’operazione verità».

Durante la conferenza dei capigruppo, l’assessore alle Finanze, Gianluca Forgione, ha illustrato i numeri delle casse comunali. «Abbiamo ascoltato numeri pazzeschi per un totale di oltre 100 milioni di euro di debiti – spiega Aquino. Tutti generati ulteriori debiti. Quindi il dissesto è la soluzione più praticabile».

Nessuna chiarezza, invece, su chi abbia causato negli anni quello che sembrerebbe un disastro finanziario. «Sembra ci siano debiti importanti provenienti dal 2012 e 2013 – spiega Aquino. L’assessore non ha specificato il periodo, ma credo ci sia una sommatoria di problematiche nate anche da prima, mai risolte e quindi maggiormente gravanti sull’ente».

Nel corso della capigruppo è venuto fuori che anche altre forze politiche sono pronte a sostenere una dichiarazione di dissesto. «Stiamo portando avanti quella famosa “operazione verità” annunciata – sottolinea Aquino. La Ambrosone ci ha accusati di non aver prodotto ancora nessun atto, ma la difficoltà sta proprio nel reperire i dati, così come quando ci siamo lamentati del fatto che non esiste un inventario dei beni comunali».

La difficoltà nel reperire atti, unita all’assenza di un inventario del patrimonio così come a quei debiti che sembrano sbucare all’improvviso, fa emergere qualche dubbio su possibili corresponsabilità della macchina amministrativa di fronte al quadro finanziario attuale. «Questo non è chiaro, ma immagino ci sia una sommatoria di problematiche – spiega Aquino. Non è chiaro perché, già reperire il dato numerico, non è stato semplice per chi ha lavorato a questa possibilità di verifica e scelta tra dissesto e pre-dissesto».

Tra i possibili firmatari di una dichiarazione di dissesto c’è anche Forza Italia, come spiega il capogruppo Ines Fruncillo: «Attendiamo di leggere gli atti ufficiali che verranno depositati nei prossimi giorni, corredati dai pareri obbligatori del dirigente Marotta e del collegio dei revisori dei conti. Intanto c’è stata rappresentata una condizione complicata e difficile da dover affrontare».

Di fronte ai numeri espressi dall’assessore Forgione, il dissesto sembra la soluzione migliore rispetto al pre-dissesto. «Per i cittadini non cambia nulla perché le ricadute sarebbero le stesse, ma in caso di piano di riequilibrio, il Comune si ritroverebbe a dover fronteggiare ulteriori difficoltà come pignoramenti e precetti, che invece il dissesto blocca. Oggi ci troviamo nella condizione che il Comune paga gli stipendi solo perché non paga i fornitori».