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“Ecco tutti i fallimenti dell’amministrazione Vignola”

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“L’operato del Sindaco Vignola è stato caratterizzato fin qui da un atteggiamento personalistico e influenzato fortemente da dinamiche politiche provinciali disattente agli interessi del territorio solofrano. Ciò ha provocato uno svuotamento dell’azione amministrativa, con un immobilismo sulle tematiche di interesse generale della città, con un graduale isolamento del Comune di Solofra da tutte le dinamiche di sviluppo e dalle tante opportunità possibili. Ritrovandosi, oggi, in un declino sociale ed economico. Per tali motivi riteniamo che il Sindaco Vignola e la sua maggioranza non siano più adeguati alla gestione dei problemi della comunità solofrana e pertanto ne richiediamo le dimissioni. Si dia la parola ai cittadini al fine di poter avviare un nuovo percorso politico amministrativo per il benessere della comunità e per il rilancio del suo sistema produttivo ed economico”.

Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di Solofra Paolo De Piano, Gerardo De Stefano, Orsola De Stefano, D’Urso Antonello, Nicola Moretti, Gabriele Pisano, Agata Tarantino.

“Nonostante gli impegni presi in campagna elettorale – si legge – il Sindaco Vignola ha disatteso tutti gli accordi politici e programmatici, fino all’epurazione sistematica dei consiglieri di maggioranza De Stefano Gerardo, Pisano Gabriele e Agata Tarantino, solo perché si sono opposti con fermezza e lealtà a questa deriva. Coscienti che l’atteggiamento di questa amministrazione, improntata di aspetti politici provinciali, porterà a gravi ricadute negative sugli interessi della cittadinanza, non possiamo consentire il protrarsi di un tale operato, pertanto, siamo costretti a chiedere le dimissioni di questo Sindaco”.

Di qui, la lunga lista di fallimenti dell’amministrazione Vignola.

In materia di Urbanistica, i consiglieri contestano “… ritardi e approssimazioni sul Piano di emergenza Comunale”.

Sul ciclo integrato delle acque, “… nonostante che nel programma di governo e nello statuto comunale risultasse prioritaria la tutela dell’acqua pubblica – si legge nella nota – il Sindaco Vignola non ha realizzato alcun progetto utile per la tutela dell’acqua di Solofra, in più ha regalato 54.000 Euro a Salerno Energia senza realizzare il Servizio idrico Integrato e, di fatto, sta alienando, sui tavoli politici provinciali, l’acqua dei solofrani ai privati”.

Sulla tutela ambientale e sull’inquinamento della falda idrica, i consiglieri spiegano: “A due anni dal rinvenimento in falda dell’inquinante PCE nessuna azione utile è stata posta in essere per la risoluzione della problematica; viviamo una saltuaria carenza idrica nella rete acquedottistica senza che il Sindaco e il gestore Irno – Service garantiscano pubblicamente sulla qualità dell’acqua. A che punto è la messa in esercizio del nuovo pozzo alla località Scorza? Assenza del monitoraggio ambientale con l’installazione di centraline per rilevazione delle PM10. Dati Regionali forniti dall’Arpac segnalano per il territorio di Solofra una situazione preoccupante di concentrazione di questi inquinanti”.

E poi ancora: “Sui tributi e bilancio, gestione politica del bilancio comunale a dir poco disastrosa con evidenti incongruenze e dimenticanze, con il rischio di mettere in dissesto finanziario le casse comunali. Mancata chiarezza sulla riscossione della TASI per il 2015 con ingiusto aggravio sui cittadini. Dichiarazione di debiti comunali sconosciuti, per i quali non si giustifica il mancato pagamento dei creditori. Inadempienza sul procedimento amministrativo di riconoscimento contabile di somme che saranno pagate dai cittadini solofrani, senza indicare il quadro completo e definitivo del quadro debitorio in capo all’Ente comunale. Per quale motivo si procede in questo modo, così discrezionale?”.

Ancora: “Nonostante che il Sindaco Vignola ricopra la carica di vicepresidente del Consorzio ASI di Avellino risulta ancora irrisolto il problema normativo per il cambio di destinazione d’uso degli immobili industriali o anche per il frazionamento degli stessi. Così come risulta incompiuto la riperimetrazione del confine tra l’area industriale e residenziale ai fini della redazione del nuovo piano urbanistico comunale. Nessun procedimento di accordo di programma quadro è stato ad oggi attivato in tal senso tra i due Enti. Nonostante la presenza del Sindaco nel consorzio ASI con il ruolo di vicepresidente l’unico risultato evidente è l’occupazione di uno spazio in una funzione di cui Solofra non conosce benefici. Per quale motivo si siede in un consorzio territoriale e poi si propone una politica che guarda altrove? Qual è la coerenza?”.

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