Marco Imbimbo – Alcuni consiglieri del centrosinistra hanno deciso di rispondere all’appello di Ciampi e presentare delle proposte programmatiche per integrare quelle del sindaco. Si tratta di Adriana Percopo, Stefano Luongo e Ettore Iacovacci. Il resto della coalizione che sosteneva Nello Pizza, invece, ha preferito chiamarsi fuori.
Dal’altro lato dell’Aula, a parte il centrodestra, è stata presa la stessa decisione da Dino Preziosi e Nadia Arace. Il gruppo “Mai più”, invece, tramite Luca Cipriano, ha cercato un dialogo con il primo cittadino, ricevendo subito una porta in faccia. L’ex presidente del teatro era pronto a presentare i punti programmatici del suo gruppo, ma a una condizione: azzeramento della Giunta per arrivare a un esecutivo tecnico e senza colore politico. Niente da fare.
Tutti i consiglieri che non hanno risposto all’appello di Ciampi, oggi, si stano interrogano sul far proseguire o meno questa esperienza amministrativa. Buona parte di loro, in realtà, è propenso per staccare la spina, anzi questa ipotesi accomuna un po’ tutti. Non c’è intesa, invece, sulle modalità.
La spaccatura (se così si può chiamare) è tra chi vorrebbe puntare sulle dimissioni in blocco e chi, invece, preferirebbe la mozione di sfiducia. Un documento da presentare lunedì prossimo in Aula, prima della discussione sulle linee programmatiche. Questa seconda ipotesi, caldeggiata dal Pd, consentirebbe di motivare la decisione in Consiglio Comunale che partirebbe da quanto fatto da Ciampi in questi mesi tra vele, ricorso al Tar, richieste di collaborazioni gratuite, Ferragosto mancato. Ma si sostanzierebbe in una conclusione che i consiglieri sono pronti a portare in Aula: l’amministrazione Ciampi non è in grado di governare perchè non ha i numeri, così come dimostra la difficoltà nel realizzare le linee programmatiche e far partire ufficialmente il governo della città. Questa sarebbe la motivazione che accompagnerà una mozione di sfiducia. Se venisse scelta questa strada. Di sicuro non saranno di nessuna partita Luongo, Percopo e Iacovacci.
C’è però anche una terza ipotesi che prevede il temporeggiare qualche mese. In questo caso non accadrebbe nulla nè lunedì prossimo (per un’eventuale mozione di sfiducia) nè il giorno dopo (con le dimissioni dei consiglieri). All’amministrazione Ciampi verrebbe dato qualche mese di tempo per governare, con l’obiettivo di far risaltare tutte le sue difficoltà. Subito dopo arriverebbe il ben servito ai 5 Stelle, con una mozione di sfiducia firmata da buona parte dell’Aula, a cui potrebbe accodarsi anche qualche consigliere di centrosinistra che, oggi, ha invece deciso di rispondere all’appello di Ciampi sulla condivisione delle linee programmatiche.
Anche se l’opposizione dovesse decidere di non staccare la spina la prossima settimana, dunque, si preannunciano mesi difficili per il primo cittadino Vincenzo Ciampi.