Avellino – A Piazza del popolo è tornata la pace. Dopo notti insonni, incontri, colloqui telefonici, direttivi, avvertimenti, alla fine il capitolo crisi è stato archiviato. Gli aggiustamenti dell’ultimo millesimo di secondo hanno suggellato la firma in calce anche della Quercia cittadina. Manca ancora un tassello: lo Sdi con Mattia Trofa anche se il documento è stato firmato da Costantino Severino, segretario cittadino, che ha preso le distanze dalla compagine ‘ribelle’ (ieri intanto si è riunita la Commissione di garanzia per la richiesta di espulsione di Trofa). Non è andato a buon fine l’incontro tra il primo cittadino Galasso e Trofa che ha confermato la posizione della sua componente. “Per il momento siamo costretti a marcare una distanza politica rispetto alla coalizione di maggioranza. E il nostro comportamento in seno al consiglio e alle votazioni sarà valutato volta per volta”. Una posizione che sembra non preoccupare più di tanto il primo inquilino di Piazza del Popolo Giuseppe Galasso. Ma… intanto i vertici a porte rigorosamente chiuse hanno trovato seguito anche nel pomeriggio prima dell’assise cittadina. Sono serviti solo a fare ulteriore chiarezza. Tutto qua. Perché la parola ‘incriminata’, e cioè ‘come sempre’ è stata eliminata e sostituita da ‘ovviamente’. Riportiamo la frase: “L’incarico già assegnato dal sindaco al direttore generale rappresenta una opportunità ulteriore per realizzare un percorso amministrativo ispirato ‘ovviamente’ (e non ‘come sempre’, ndr) a criteri di trasparenza e di etica dei comportamenti oltre che di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa”. Una correzione d’obbligo secondo la Quercia cittadina che altrimenti avrebbe inficiato l’opera di ‘moralizzazione’ intrapresa al Victor Hugo quaranta giorni fa. Dalla sede di via Serafino Soldi la soddisfazione per avere dato seguito ad una battaglia di trasparenza, efficienza ed efficacia dell’apparato amministrativo. Dunque, nessuna dietrologia ‘semplicemente la volontà di andare avanti voltando pagina’. Soddisfazione anche da parte dell’Udeur con il suo capogruppo Pino De Lorenzo che è riuscito a far inserire nel documento chiarificatore il potenziamento di organico dei vigili urbani “tenendo conto delle opportunità della finanziaria o di altre forme amministrative”. Ma non solo. Tira un sospiro di sollievo il sindaco Galasso: “La crisi è risolta. E’ una soddisfazione di tutta la coalizione che ha dimostrato consapevolezza della delicata situazione della città ed è andata avanti compatta. Certo resta il nodo Trofa ma sono fiducioso e spero che sia sempre di supporto alle scelte della maggioranza”. Ora il documento c’è, il percorso è stato indicato, la maggioranza ha ritrovato se stessa, si tratterà adesso di mettere in pratica i concetti firmati e sottoscritti.(di Teresa Lombardo)
ECCO IL DOCUMENTO DELLA PACE
“Il contesto politico nel quale si è sviluppato il confronto ha denunciato difficoltà e limiti in parte comprensibili con la fase che gli stessi partiti stanno attraversando e nel contempo per un susseguirsi di episodi che hanno concorso ad acuire le preoccupazioni sul clima sociale che si sta vivendo in questo momento in città. Il sindaco, i capigruppo consiliari e i segretari cittadini dei partiti che hanno dato vita all’alleanza di centrosinistra, nel condividere le preoccupazioni e le proposte emerse unanimemente dal dibattito svolto in Consiglio comunale tese al superamento della situazione venutasi a creare in città a causa di diversi episodi delinquenziali che hanno concorso a determinare un clima di turbamento nel tessuto socio-economico, avvertono la necessità di contribuire a questo sforzo mettendo in campo tutte le iniziative che rafforzino il comune e le sue espressioni istituzionali quali sostanziali e indiscutibili punti di riferimento per l’intera collettività. Nel condividere questa preoccupazione si ritiene urgente l’attivazione delle iniziative contenute nell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale nella seduta del 6 dicembre 2006 attivando parallelamente un confronto con il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, allo scopo di monitorare costantemente il fenomeno. E’ opportuno all’uopo proporre al Questore la condivisione della gestione del sistema di videosorveglianza con la S.O. della Questura di Avellino. In questa direzione vanno inquadrate le riflessioni sullo stato di efficienza e di efficacia dell’azione della macchina amministrativa per una nuova fase. Le analisi e le valutazioni fatte in questi giorni, infatti, hanno rafforzato la necessità, già da tempo ravvisata, di riequilibrare i processi operativi dell’apparato burocratico. L’incarico già assegnato dal sindaco al direttore generale rappresenta una opportunità ulteriore per realizzare un percorso amministrativo ispirato ‘ovviamente’ (è questa la parola che ha sostituito ‘come sempre’, ndr) a criteri di trasparenza e di etica dei comportamenti oltre che di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Il direttore generale dovrà produrre in tempi brevi una proposta di riorganizzazione della macrostruttura funzionale anche ad una eventuale redistribuzione degli incarichi in giunta, tale da garantire una idonea ed adeguata rimodulazione delle funzioni dirigenziali, proposta che sarà partecipata e definita con le varie articolazioni istituzionali. La coesione tra le forze politiche, senza distinzione alcuna, è condizione indispensabile per procedere verso tale obiettivo. Considerato che l’amministrazione ha da tempo attivato provvedimenti e programmi per ridefinire ruoli e funzioni della città, si ritiene necessario continuare sulla strada della definizione di scelte partecipate e condivise che siano il frutto di una giusta sintesi del lavoro dei gruppi consiliari, delle commissioni e dell’esecutivo, esaltando il ruolo del consiglio comunale. Ritengono necessario da subito definire gli obiettivi prioritari: definizione degli obiettivi raggiungibili attraverso l’attivazione del Piano strategico; la organizzazione di un forum permanente per la sicurezza urbana e la legalità; avvio della raccolta differenziata finalizzata al raggiungimento dei risultati imposti dalle disposizioni legislative; potenziamento di organico dei vigili urbani, tenendo conto delle opportunità della finanziaria o di altre forme amministrative; ridefinizione dell’assetto gestionale del teatro comunale tale da poter corrispondere alla partecipazione dei livelli istituzionali e dei soggetti privati interessati; miglioramento dei servizi primari: servizi sociali, ecologici e ambientali attraverso appostamento in bilancio di risorse finanziarie che dovessero rendersi disponibili nel prossimo bilancio; apertura di un momento di confronto sull’opportunità di pervenire alla esternalizzazione di alcuni servizi, anche in relazione al dibattito in corso sul piano nazionale, approfondendo anche le condizioni che hanno portato all’individuazione dello strumento della Global Service, e comunque considerando prioritaria la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Su questi obiettivi il confronto deve ritenersi sempre aperto non solo per migliorare la qualità delle nostre scelte, ma per rendere più forti e solidali i rapporti nella coalizione, nella convinzione che la fase finale del mandato consiliare continui ad essere improntata ad un rapporto franco tra le forze politiche. Ciò che ogni cittadino, al di là dell’età, del ceto o del livello culturale, si aspetta da noi è una strategia che possa produrre effetti positivi sull’innalzamento del livello dei servizi e della qualità di vita”.
Il chiarimento arriva in Consiglio, Galasso informa la pubblica assise
Della questione crisi si discute in Consiglio. Dopo le interrogazioni, l’inversione dell’odg sull’informativa del sindaco Pino Galasso dà priorità all’argomento: “C’è stato un momento di tensione. Avrei comunque chiesto un attimo di riflessione per affrontare insieme i punti prioritari per la città – spiega il primo inquilino di Piazza del Popolo -. Siamo giunti alla stesura di un documento che vede la sottoscrizione di tutti i gruppi. Sono rammaricato per la posizione assunta da Trofa, persona che stimo. Però è possibile fare un passo indietro – è l’invito rivolto al capogruppo dello Sdi, ndr -. Questo significa lavorare per il bene della città. Da parte mia c’è la disponibilità al chiarimento. Dobbiamo lavorare tutti insieme per dare maggiore speditezza all’apparato amministrativo. Ma non ammetto che si possa dire che ci sono dubbi sull’etica di questa amministrazione”. Aumento organico, vigili urbani: “(…) C’è la necessità di alzare il livello di guardia (…)”. Rapporti interni alla maggioranza: “(…) Bisogna intensificare i rapporti tra noi ma anche con l’altra parte del Consiglio comunale. Abbiamo la necessità di vederci con più frequenza. E la necessità di coinvolgere tutti: consiglieri, assessori (….). Abbiamo impiegato tempo per ritrovare lo spirito nuovo, ma siamo protesi allo sforzo unico per la città”. Dopo il sindaco, il capogruppo Trofa continua a rimarcare la sua posizione. Poi l’atteso intervento del capogruppo dei Ds Sergio Barbaro: “(…) sia Carlo Tedeschi che Ugo Andreotti hanno ribadito le difficoltà della macchina amministrativa”. Barbaro ripercorre le tappe di un percorso fatto di stop and go e sottolinea le ragioni dei diesse: “Sui temi che abbiamo posto non è possibile il compromesso, il baratto. Riteniamo di aver centrato l’obiettivo perché il documento rappresenta la condivisione della necessità di porre mano alla macchina burocratica”.