Comune a caccia di finanziamenti europei per rione Parco: si punta al 5+2

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Marco Imbimbo – Cinque milioni di euro potrebbero arrivare dall’Europa. Altri 2 milioni, se non di più, da sisma-bonus ed eco-bonus. Comune e Istituto Autonomo Case Popolari stanno pianificando la strategia per ottenere finanziamenti europei, da destinare poi alla riqualificazione degli alloggi di Rione Parco, di proprietà dello Iacp.

La pratica è arrivata ieri in Giunta, a firma dell’assessore ai Fondi europei, Arturo Iannaccone, e prevede, oltre alla collaborazione con lo Iacp, anche il benestare della Regione Campania. Siamo ancora alla fase iniziale, però. Il primo step è quello della scadenza del 30 marzo. Entro questa data, l’ente di piazza del Popolo, dovrà presentare istanza di adesione al programma Urban Innovative Actions, con cui l’Europa prevede di premiare innovativi modelli di governance finanziaria. Se approvato, i soldi verranno destinati alle case popolari di Rione Parco.

«Questo finanziamento di 5 milioni di euro ci consentirà di fare un intervento di messa in sicurezza e di efficientamento energetico su alcuni edifici dello Iacp – spiega Iannaccone. Di questi 5 milioni, circa 1,2 milioni di euro a carico dell’Istituto stesso e il resto finanziato dall’Europa». Non solo, perché oltre a questi soldi, il Comune, prova a recuperare in contemporanea altri finanziamenti da sisma-bonus ed eco-bonuc. «Ai 5 milioni se ne potrebbero aggiungere altri 2 milioni – prosegue Iannaccone – da reinvestire nella riqualificazione delle aree pubbliche, sempre nella zona di rione Parco».

La decisione di puntare su questo quartiere periferico è stata presa dallo Iacp, in base a quegli edifici che necessitano di maggiori interventi. Ancora non è stato definito, però, quanti saranno gli alloggi interessati dall’intervento. Questa prima fase, infatti, prevede la realizzazione di un modello di governance finanziaria, con cui ottenere il contributo europeo. Solo dopo si passerà alla progettazione vera e propria. Massimo riserbo, al momento, sul modello di governance che l’ente sta preparando. Il bando è ancora aperto e il timore è che, se reso pubblico, altri Comuni d’Italia potrebbero prendere spunto da ciò che stanno pianificando a piazza del Popolo, con il rischio, poi, di farsi scavalcare da qualche altra città e perdere il finanziamento.

«Proseguiamo con il nostro obiettivo di integrare periferie e centro – sottolinea Iannaccone. Questo progetto, se approvato, andrà ad aggiungersi all’housing sociale di Picarelli e ai 18 milioni ottenuti con il bando per le periferie. Il nostro obiettivo è quello di rendere omogeneo il tessuto urbano. Chi gira per la città non deve notare la differenza tra il centro e le periferie».