Comunali. Roccabascerana riparte dal dissesto, Del Grosso lancia il suo “Ponte” tra le frazioni

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Risanare il bilancio come urgenza più evidente da risolvere nel comune di Roccabascerana: è da questo presupposto che la lista “Il Ponte”, capeggiata da Roberto Del Grosso, ha costruito la sua campagna elettorale, al claim de “Il Futuro non si subisce ma si progetta”.

L’ultima amministrazione del paese irpino a ridosso della Valle Caudina ha dichiarato il dissesto e il problema non vede vie di sbocco. Aggiustare il bilancio diventa quindi risorsa essenziale per poi programmare un’eventuale futuro, Del Grosso ne è sicuro, il primo passo, quindi, è di ridurre all’osso i tempi di rientro in un bilancio ordinario: poi si potrà parlare di cambiare Roccabascerana.

Un passato con Democrazia Cristiana, Margherita e Udc: sempre con Ciriaco De Mita come punto di riferimento, eppure questa volta la scelta di Del Grosso è stata quella di presentare una lista apartitica, anzi una lista che vada oltre i partiti stessi. Una lista che guarda sì alla maggioranza regionale, ma in cui i candidati non sono espressioni di partito bensì della società civica, ognuno poi con i propri punti di riferimento. Nomen omen, a tal uoposcelta simbolica è stata anche quella del nome stesso di presentazione della lista: il ponte come simbolo di unione e non soltanto come oggetto che permette il superamento di un ostacolo.

Sezionato in varie frazioni di eguali misure, il territorio di Roccabascerana appare infatti spezzettato e disunito, tanto da scaturire rivalità ataviche fra le diverse zone. “Mi è stata addirittura rivolta l’accusa di appartenere alla frazione di Squillani, zona che ha partorito i primi cittadini degli ultimi vent’anni – ha tuonato a riguardo Del Grosso – e per questo non sono visto di buon occhio da una parte del corpo elettorale. Mi sento di rispondere che, alle soglie del duemila e in tema di Europa unita, non possiamo ripetere all’infinito lo stesso refrain di una canzone vecchia e stonata. Tra l’altro la mia famiglia non è neanche originaria di queste terre, mi sento cittadino di Roccabascerana e non di Squillani e ho nelle mire la poltrona da sindaco dell’intero paese e non di una singola frazione”.

Da qui anche l’idea del giro tra le frazioni: “Siamo partiti da Tufara Valle e finiremo a Roccabascerana – continua il direttore postale – l’intento è stato quello di definire un programma di ascolto prima ancora di presentare la lista”.

Mai programma elettorale più condiviso dunque: frutto di un lungo lavoro; scaturito dal sapere e dalle conoscenze accumulate in anni di lavoro da tanti cittadini in consiglio comunale, dall’ascolto dei rappresentanti delle frazioni, dal lavoro svolto da gruppi organizzati, dai contributi dei partiti e di singole persone e dall’ascolto mai interrotto delle tante associazioni e dei comitati locali.

Del Grosso insomma lancia il suo “Ponte” per unire quei principi di solidarietà, di uguaglianza, di ricerca e recupero dei valori costituzionali. Il nome stesso della lista è ispirato alla rivista fondata da Piero Calamandrei (tra i padri fondatori del Codice di Procedura Civile), proprio con l’intento di riportare il rispetto delle regole al comune di Roccabascerana.

Il suo guanto di sfida è rivolto sia alla lista “Società e Famiglia” dell’ex vice-sindaco Ottavio Viscione e sia alla lista “Progetto Futuro” capeggiata da Giuseppe Principe.

Proprio sulle compagini avverse a “Il Ponte” la chiosa di Del Grosso: “Tre liste sono espressione di democrazia, i cittadini hanno diritto di scegliere e non temo la dispersione dei voti. Ho apprezzato le parole di Viscione: chi ci ha messo la faccia lo ha fatto con coraggio, l’obiettivo del nuovo sindaco di Roccabascerana sarà quello di risolvere i debiti accumulati nel corso degli anni dalle passate amministrazioni.

Positivo inoltre che, dopo vent’anni, non si fanno liste contro qualcuno ma unicamente per amministrare. Ai cittadini chiedo di esprimersi con giudizio alle consultazioni, il loro voto vada a chi, al meglio, potrà rappresentare il territorio e risolverne i problemi”.

di Renato Spiniello.

 

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