Comunali Avella – “Contro la politica dello spendere”, Morelli guida l’esordio pentastellato

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“Una lista civica non avrebbe avuto la forza e la capacità di opporsi in maniera seria agli scempi che attualmente devastano il nostro territorio”: con questa concezione il candidato sindaco pentastellato, Biagio Morelli, difende la propria scelta di presentarsi dinanzi al corpo elettorale di Avella con una lista di partito.

E’ la prima volta che il Movimento 5 Stelle ufficializza sul suolo irpino alcune realtà, quella del feudo mandamentale – appunto – e l’altra a Monteforte Irpino.

E l’ingegner Morelli giustifica così tale decisione: “Da liberi cittadini non siamo in grado di impugnare quegli atti amministrativi che non riteniamo opportuni: prima c’era il Coreco (Comitato Regionale di Controllo, ndr), oggi si ricorre direttamente al Tar con tutti i costi d’impugnazione consequenziali. Solo un’organizzazione partitica è in grado di impugnare un atto amministrativo”.

Perché il Movimento 5 Stelle allora? “Non essendo politici di professione, abbiamo bisogno di una struttura che ci guidi. Il Movimento si sta radicando sempre più sul territorio e, a differenza di altre compagini politiche (e ogni riferimento è puramente casuale), è privo di correnti interne e quindi la struttura nazionale intera è a disposizione dei nuovi consiglieri. Dato importante che dimostra il sostegno delle istituzioni nei confronti dei liberi cittadini. E’ una scelta obbligata, chiunque segua – anche in parte – le vicende politiche nazionali può capire che i 5 Stelle sono gli unici a mettere al centro di ogni discussione la questione morale, in un paese distrutto dalla corruzione.”

Morelli lancia il suo guanto di sfida sia al sindaco uscente Domenico Biancardi sia all’avvocato Chiara Cacace, che si presenta con la lista Cambia Avella. “Alla Cacace non contesto nulla se non la scelta di appartenenza al Partito Democratico, le mie perplessità nascono proprio da questo: parliamo di uno schieramento politico che non lavora affatto negli interessi dei cittadini, bensì negli interessi delle lobby. Basti pensare ai 98 miliardi di euro che questo governo ha donato alla loggia delle slot machine. Biancardi e la sua amministrazione, dal loro canto, si sono contraddistinti per le grosse spese, una progettazione assolutamente denigrabile con un ritorno economico pari a zero. Idem per le attività di tipo propagandistico e le manifestazioni svolte in questi cinque anni. Da ciò si evince come l’obiettivo non sia mai stato quello di un ritorno economico, ma semplicemente quello di spendere: qualcosa di veramente mortificante. Senza analizzare la bassa qualità dei lavori effettuati, la cui assegnazione è stata alquanto discutibile. Concludo denunciando come non ci sia mai stato alcun controllo su queste spese, così come sui lavori stessi. Sono stati sprecati oltre 25 milioni di soldi pubblici: e c’è poco da vantarsi su questo”.

La campagna elettorale prenderà il via questo sabato con la presenza del deputato pentastellato, Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati: “E’ la dimostrazione di quanto il Movimento segua le periferie, senza trascurare i piccoli centri – conclude il candidato stellato – premiando gli sforzi degli attivisti sul territorio. I cittadini devono comprendere quanto questa macchina da guerra, votata al bene e al benessere degli stessi, lavora come un unico corpo senza tralasciare l’hinterland. Luigi Di Maio è l’uomo politico che gode della massima fiducia da parte degli italiani, più del premier stesso. Giusto a sottolineare l’onore e l’importanza della sua presenza ad Avella.”

Di Renato Spiniello.

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