Commissioni in tour al centro storico. “A Natale 2021 regaleremo ad Avellino la nuova casa della cultura”

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Alfredo Picariello – E’ stato, per anni, il cuore pulsante del centro storico di Avellino. Un palazzo pieno di fascino e di storia, noto a tutti con il nome “Victor Hugo” perché, tra il 1807 ed il 1808, le sue stanze ospitarono il colonnello Leopold Sigisbert Hugo, comandante militare della provincia di Avellino durante il Decennio Francese, che si fece raggiungere dalla moglie e dai figli, tra i quali il piccolo Victor, futuro romanziere ed immortale autore, tra gli altri, de “I Miserabili”.

Da tanto tempo, da tempo immemore – pare dalla seconda giunta Galasso, quindi più o meno dieci anni – la struttura è, per buona parte, abbandonata a se stessa e inutilizzabile. L’amministrazione Festa sta provando a dare un’accelerata. Ad ottobre, l’aggiudicazione dell’incarico progettuale per dare un nuovo volto allo storico palazzo. La gara è stata vinta dal raggruppamento temporaneo di imprese composto dagli architetti Vittorio De Vito, Daniela Pellecchia e Costructura Consulting Società.

La riqualificazione del “Victor Hugo” rientra nei progetti del Pics, a cui sono stati destinati circa 2 milioni di euro per il recupero e rilancio dello storico edificio. Il Victor Hugo dovrà diventare un Centro di promozione culturale. “E’ nostra intenzione quella di ristrutturare e recuperare l’intera struttura e dedicarla a Casa della cultura”. A dirlo, l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Genovese, nel corso del sopralluogo tenutosi oggi pomeriggio dalle commissioni consiliari Cultura e Lavori Pubblici. “Siamo in attesa del parere definitivo della Soprintendenza sul progetto redatto dal raggrupamento temporaneo di imprese. Ci sarà poi un bando di gara per l’affidamento dei lavori. In questa struttura – prosegue l’assessore Genovese – ci sarà tutto ciò che è inerente la cultura. Le associazioni che, in questo momento, sono qui ospitate, saranno ubicate in un’altra struttura che le vedrà tutte insieme”.

La casa delle associazioni potrebbe sorgere a Rione Mazzini ma, ovviamente, al momento non è ancora un dato certo. Non dovrebbe essere spostato, però, il Centro Guido Dorso. “Le indicazioni alla base del nostro progetto ci sono state fornite dall’amministrazione comunale”, spiega l’architetto De Vito. Il “piatto forte” dell’intervento è la sala conferenze che tutti ricordano per essere stata teatro di tantissime iniziative, come conferenze e convegni. “Sarà una sala moderna, adeguata ad ospitare qualsiasi tipo di attività”. I posti disponibili, a sedere, non saranno più 100 ma 90. Saranno effettuati anche interventi tecnologicamente avanzati, con pannelli fonoassorbenti e controsoffittature in legno.

“La sala – prosegue De Vito – potrà ospitare anche piccoli concerti e manifestazioni teatrali. Gli spazi acustici saranno in grado di esaltarne il pregio”. Prevista anche una buvette al piano superiore alla sala conferenze. Nel giardino esterno ci sarà una rampa una rampa per artisti, musicisti o relatori portatori di handicap. Ovviamente, i lavori riguarderanno tutto il Palazzo, non solo la sala.

Sull’inizio e la fine dei lavori, l’architetto non si sbilancia ufficialmente. Ma se tutto dovesse andare bene, a settembre i lavori potrebbero partire. Per completarli sembra sia necessario almeno un anno, quindi, ottimisticamente, si potrebbe affermare che il Natale 2021 potrebbe portare in regalo alla città la nuova “Casa della Cultura”.