Alfredo Picariello – Commissioni consiliari, tutto da rifare: passa la linea del sindaco. Da Festa bordate alla minoranza. Oltre 4 ore di discussione in consiglio comunale hanno, di fatto, provocato un nuovo colpo di scena per le commissioni consiliari. I consiglieri comunali di maggioranza, infatti, hanno presentato un ordine del giorno con il quale si emenda la delibera 32 del consiglio comunale del 22 marzo scorso che aveva rinnovato gli organi amministrativi.
Quella delibera ha consentito l’insediamento di tre commissioni su sette, tutte appannaggio della minoranza o, comunque, del gruppo “Libertà è Partecipazione” creato dai cosiddetti consiglieri “dissidenti” della maggioranza. Le altre commissioni non si sono costituite, perché gli altri consiglieri della maggioranza si sono dimessi.
Secondo l’ordine del giorno, letto oggi in aula da Gerardo Melillo, la delibera 32 non è più valida perché le commissioni violano i principi di rappresentatività e proporzionalità. Con l’ordine del giorno, si chiede la ricostituzione delle commissioni.
Il dibattito è stato lungo, articolato, acceso e animato. Alla fine, l’ordine del giorno è passato con 18 voti a favore, due contrari e due astenuti.
Ma si prevede comunque bagarre, perché l’opposizione ha già preannunciato ricorso.
“La delibera di oggi è illegittima – avverte Luca Cipriano di Mai Più -. Per la modifica delle commissioni serve un quorum che non avete più. State provando a circumnavigare attorno ad un problema con un altro pastrocchio. Le tre commissioni si sono insediate in modo democratico, qualcuno se ne faccia una ragione. Se non ci sarà consentito di lavorare, chiameremo le forze dell’ordine. Ritirate questa delibera illegittima. Voi l’approvate, noi la contesteremo nelle sedi opportune. Non ne usciremo più da questa situazione”.
Ha deciso finalmente di lasciare la sua torre d’avorio al primo piano ed è sceso anche il sindaco Festa in consiglio comunale. La sua replica a tratti è stata molto dura: “Qualcuno ha voluto avere ancora altri due mesi di notorietà, ma è stato colpevole di abusivismo politico. C’è stata una corsa alle poltrone ingiutificata, non si è mai visto, prima d’ora in nessun consiglio comunale, che la minoranza si accaparasse tre, quattro commissioni. Questa sì è una vergogna amministrativa. Purtroppo il sogno di avere ancora un ultimo sgabellino, per chi ha perso tutte le poltrone, è svanito. Noi oggi ripristiniamo la legalità e la legittimità delle procedure ed il rispetto delle norme: la maggioranza ha il diritto di guidare cinque commissioni su sette”.
“Se qualcuno – ha detto ancora Festa – non vuole più stare nella maggioranza, andasse pure via, noi non abbiamo bisogno. Si decidessero, o dentro o fuori. La città vuole chiarezza. Si ricordino che con la mia maggioranza si amministra e non si ammenesta”.