Commissariamento o congresso, sarà Maurizio Martina a decidere il destino del Pd irpino. Dal vertice di questa mattina a Roma con i due candidati irpini Giuseppe Di Guglielmo e Michelangelo Ciarcia non è ancora emersa una decisione definitiva. Il reggente dei partito nazionale dovrebbe sciogliere la riserva nelle prossime ore, molto probabilmente domani mattina.
Il lungo confronto in sede è servito a Martina per avere un quadro preciso e dettagliato del delicato momento che vive il Pd in Irpinia. Nel corso del vertice sono state illustrate tutte le divergenze e le difficoltà, i pro e i contro di un congresso che, a pochi giorni dalla sua celebrazione, resta ancora un rebus.
L’ennesimo slittamento è un’ipotesi tutt’alto che remota. L’ultima parola spetterà, come detto, a Martina che dovrà in sostanza decidere tra il commissariamento e la celebrazione dell’assise in programma il prossimo 25 aprile, dopo i congressi di circolo fissati per domenica e lunedì prossimo.
Sullo sfondo le elezioni amministrative in programma il 10 giugno. L’area che sostiene Ciarcia ritiene che l’imminenza dell’appuntamento elettorale, in aggiunta al nodo dell’anagrafe degli iscritti, dovrebbe spingere ad un rinvio. Di diverso avviso l’area che sostiene la candidatura di Di Guglielmo che propende per la celebrazione del congresso e la nomina del nuovo segretario provinciale del Pd.
In caso di commissariamento i nomi che circolano sono quelli di Andrea Rossi, responsabile dell’organizzazione nazionale del Pd e di Matteo Ricci, Responsabile Enti Locali del Pd.