Comm. Statuto, Giordano: “Ennesimo atto tirannico della maggioranza”

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I consiglieri di opposizione Costantino Preziosi, Alberto Bilotta, Monica Spiezia e Giancarlo Giordano hanno convocato una conferenza stampa presso la sala stampa di Palazzo di Città riguardo a quanto accaduto durante l’elezione del presidente della Commissione Statuto. Giordano ha subito spiegato il motivo di questa convocazione ad horam: “Siamo qui a commentare l’ennesimo atto tirannico della maggioranza. Si votava il presidente della Commissione Statuto, una Commissione che ha a che fare con le regole scritte e che serve a portare equilibrio. La Minoranza indica un nome, la Maggioranza dovrebbe solo accettarlo e votarlo. Abbiamo indicato il nome di Dino Preziosi, il voto è andato avanti senza che ci fosse un accordo e senza che ci abbiano informato dei “dubbi” che la maggioranza aveva riguardo alla nostra indicazione. Abbiamo chiesto il voto a scrutinio segreto, poi c’è stata l’interruzione. Riteniamo inaccettabile che si voti palesemente una persona in disaccordo, si è verificato un atteggiamento pieno di cattiveria nei confronti dell’avv. Preziosi e di tutta la minoranza”.
“E’ una regola preposta – continua il parlamentare di Sel – a equilibrare il rapporto: la minoranza indica il proprio candidato, la maggioranza lo elegge ed il non comunicare che non erano d’accordo con quel nome lede ogni tipo di rapporto. Converrebbe a loro avere rapporti civili con noi perché niente fanno e niente sanno fare. Il sindaco Foti aveva rilasciato un’intervista la scorsa settimana in cui minacciava di recarsi presso la Procura della Repubblica se fossero venuti alla luce nuovi atti di sabotaggio. Abbiamo stigmatizzato affermando che alla Procura della Repubblica si va, non si minaccia di andare. E abbiamo chiesto di spiegare quali siano questi atti di sabotaggio perché, se per essi intende il lavoro che una minoranza consiliare è chiamata a fare, le sue minacce serviranno a poco. Il comune non può diventare il luogo della tirannia della maggioranza”.
“Oggi siamo giunti ad un punto di non ritorno – attacca Giordano – sarà sempre più difficile avere a che fare con noi all’interno del consesso. Non è casa loro. Se decideremo di chiamare in causa il Prefetto lo faremo. Ci sono delle regole che hanno a che fare con la qualità della democrazia e dell’Amministrazione che non vengono rispettate. Noi chiediamo – conclude – che la Commissione Statuto funzioni ed attendiamo chiarezza da parte della maggioranza. Ci devono dire quali sono le loro intenzioni”. (Pasquale Manganiello)

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