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Come prosegue la diffusione della tecnologia 5G nel 2021?

La risposta veloce è che prosegue senza troppi intoppi, e non solo in Italia ma nel mondo intero. Molti paesi stanno seguendo il progetto di espansione della rete 5G nei loro territori, tentando di allinearsi ai target stabiliti per la sua implementazione, e i risultati iniziano a vedersi.

La rete 5G in Italia e l’evoluzione di internet

Nel Belpaese, la rete 5G è ormai operativa in forma stabile, e non solo più sperimentale, con l’aumento dei servizi e delle città coperte dal servizio. Il primo operatore a implementare il 5G è stato Vodafone, ma anche gli altri si stanno rapidamente allineando per continuare a essere competitivi nella quinta incarnazione dei protocolli di comunicazione mondiali. La competizione è ormai la parola d’ordine che ogni azienda fa propria: essere lasciati indietro in questa corsa equivarrebbe a perdere il proprio mercato, e quindi è necessario provvedere a essere sempre all’avanguardia, con ogni mezzo.

Questo ricorda un po’ cosa è successo nel mercato dei casinò: grazie all’espansione di internet e delle potenzialità degli smartphone, le slot machine online hanno preso il posto di quelle tradizionali. A oggi, la crescita del mercato dei casinò online è a doppia cifra, mentre quella dei casinò tradizionali invece è in calo netto, e questo ci dà un esempio illuminante degli incredibili effetti della Rete nelle diverse aree del business, e della necessità di essere sempre avanti.

La velocità di trasmissione e gli effetti

Gran parte di questo risultato è collegato con l’adozione dei protocolli più veloci di trasmissione, che nel caso della rete 5G hanno prestazioni superiori di 20 volte quelle della generazione precedente, ovvero il 4G. E queste prestazioni si ribaltano sull’esperienza degli utenti, che possono usufruire di connessioni migliori e più stabili che favoriscono lo sviluppo di quella rete distribuita chiamata IoT, ovvero “internet delle cose”, che sarà essenziale per diverse applicazioni, dalla sanità ai collegamenti con l’amministrazione pubblica.

Quello che ora bisogna fare è iniziare a diffondere la trasformazione degli apparati da 4G a 5G. Mentre oggi il 5G tocca oltre 7.500 comuni che riuniscono il 95% della popolazione italiana, “viaggia” ancora su frequenze poco performanti, dato che la rete è ancora ibrida – ovvero, in larga parte basata su protocolli 4G, con il risultato che, anche se sul proprio smartphone si vedrà illuminarsi l’icona 5G, le prestazioni di trasmissione saranno assai lontane da quelle fornite da una rete 5G “pura”, ovvero ottimizzata per questo protocollo.

La strada maestra resta sempre quella del miglioramento tecnologico, che riguarderà soprattutto l’ottimizzazione delle antenne radio disposte sulle torri, e la loro connessione con l’infrastruttura di base, che avverrà tramite fibra – e sappiamo quanto resti ancora da fare per creare una rete affidabile a livello nazionale basata sulla fibra ottica.

Grandi installazioni, grandi spese

Come è prevedibile, questo lavoro importante di ottimizzazione e miglioramento dell’attuale sistema comporta un importante intervento di ottimizzazione tecnologica, che per la sua rilevanza e scopo non dovrebbe cadere solo e solamente sulle spalle delle nazioni e dei governi, ma essere co-finanziato da coloro che ne traggono più beneficio, ovvero le aziende che lavorano utilizzando il web.

Tant’è che recentemente c’è stata un’iniziativa comune fra il top management di alcune delle grandi Telco europee che hanno fatto presente alle Big Tech mondiali, soprattutto basate in USA, che è necessario farsi carico di parte degli oneri per potere avere gli onori: per troppo tempo queste aziende hanno quietamente preso i benefici degli investimenti nella rete 5G senza contribuire ai costi, ed è giunta l’ora di fare la loro parte.

Un’iniziativa lodevole e comprensibile, che getta una prima pietra nello stagno di una storia, quella della comunicazione interpersonale, che rappresenterà la sfida del nuovo millennio, e resta ancora tutta da scrivere. Possibilmente, insieme.

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