Investire in azioni Paypal è consigliabile o rappresenta un rischio? Lo abbiamo chiesto allo staff di TradingCenter.it, portale italiano che si propone come la prima guida completa al trading online Accedendo al sito, infatti, anche i principianti hanno la possibilità di conoscere nel dettaglio come funziona il trading, come investire in azioni PayPal, come scegliere il broker migliore e molti altri aspetti indispensabili per operare in questo settore in modo sicuro e legittimo.
Innanzitutto, che cos’è Paypal e perché si dovrebbe ipotizzare di investire nelle sue azioni?
Paypal è una società degli Stati Uniti che mette a disposizione dei propri clienti dei servizi di trasferimento di denaro e di pagamento digitali, grazie a Internet. Il marchio è stato fondato nel 1999, e le soluzioni di pagamento possono essere sfruttare dagli utenti attraverso Xoom e Venmo, oltre che – ovviamente – tramite il sito e l’app mobile di Paypal. Tra le altre possibilità concesse alla clientela c’è lo scambio di fondi con i commercianti mediante fonti di finanziamento: si spazia dai conti di credito Paypal ai conti bancari, passando per le carte di debito e le carte di credito, senza dimenticare gli altri prodotti a valore memorizzato.
Quali sono le ragioni alla base del successo di Paypal?
Per capirlo è necessario fare un breve riepilogo della sua storia. La società è nata con il nome di Confinity nel 1999, per poi fondersi l’anno successivo con X.COM: quest’ultima era una società di servizi bancari che era stata creata da Elon Musk, che ovviamente a quei tempi era molto meno conosciuto di quanto non sia adesso. Nel 2002, poi, Paypal è entrata a far parte del mondo eBay, diventandone una società controllata, ma in seguito ne è stata scorporata: si è giunti, così, alla quotazione al Nasdaq del 2015. Il titolo 5 anni fa era stato collocato a un prezzo per azione di più o meno 40 dollari: ebbene, oggi il suo valore è di circa il triplo. Viene spontaneo domandarsi, dunque, se sia conveniente entrare su un titolo che è ai vertici storici.
E quale risposta ci si deve dare?
Facciamo un passo indietro. Il successo di Paypal va individuato nella sua idea di partenza: in pratica è possibile eseguire transazioni senza che si sia obbligati a condividere i dati della propria carta con il soggetto che riceve il pagamento. Paypal, infatti, è un sistema che non prevede la trasmissione dei dati sensibili correlati alle carte che sono collegate agli account. I venditori e gli acquirenti che se ne servono, inoltre, possono contare su un programma di protezione. Questo vuol dire che quando si fa shopping su Internet si è tutelati (e quindi risarciti per il prezzo intero dell’acquisto, spese di spedizione comprese) qualora la merce sia diversa rispetto a ciò che era indicato nella descrizione o addirittura non venga recapitata.
Quali sono le prospettive per il futuro di Paypal?
Quel che è certo è che questa società ha rivoluzionato in modo definitivo le nostre abitudini in tema di pagamenti su Internet. Resta da capire se Paypal, come è stato annunciato qualche tempo fa, riprenderà ad accettare i pagamenti effettuati con i bitcoin e con le altre monete virtuali. C’è attesa anche per l’implementazione del sistema di pagamento nei telefoni: può essere che tra qualche anno non avremo più bisogno di un portafogli perché non dovremo più andare in giro con denaro contante. Il futuro dell’online to offline commerce è segnato dalla mobilità.
Gli analisti che cosa dicono?
C’è un consenso quasi unanime tra gli analisti finanziari quando si parla di Paypal: tra più di 40 banche d’affari che sono state contattate, infatti, non ce n’è una che si sia espressa su tale titolo in modo negativo. Sedici operatori hanno condiviso il giudizio finale Outperform, con due lunghezze in più rispetto a coloro che si sono espressi a favore di un Buy. In undici suggeriscono Hold, e cioè rimanere sul titolo senza incrementare. Tenendo conto che lo Strong Buy è 1 e lo Strong Sell è 5, per Paypal il punteggio di 1.93 deve essere considerato molto buono.
In concreto, che cosa potrebbe fare un investitore?
Questo punteggio invita a ipotizzare piccole accumulazioni sul titolo, meglio se suddivise e scaglionate; è sconsigliabile, invece, la media al ribasso. Merita di essere preso in considerazione il ricorso ai CFD o ad altri strumenti derivati, grazie a cui le azioni dei titoli desiderati possono essere sottoscritte anche dagli operatori finanziari che non vantano un livello di capitalizzazione molto alto.
La mobilità è il futuro?
Sì, perché è la sola capace di assicurare la chiusura del cerchio; la sola, cioè, che permette di assicurare un feedback dal momento dell’advertising fino a quello dell’acquisto. I pagamenti effettuati con gli smartphone sono convenienti perché non si limitano a garantire unicamente la tracciabilità delle operazioni, ma assicurano lo stesso effetto anche per le sorgenti di acquisto. Paypal lo ha capito da tempo, mentre i venditori oggi hanno la possibilità di disporre di tutti i dati di cui hanno bisogno per verificare se una promozione o una campagna sono state efficaci.