Un 28enne di Santo Stefano del Sole è stato tratto in arresto perché ritenuto responsabile di coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
A portare a termine il fermo del giovane i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Avellino che, congiuntamente ai colleghi della Stazione di Salza Irpina, avevano coordinato un servizio di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale irpino iniziato alle prime luci dell’alba, con l’esecuzione di perquisizioni tese a contrastare la piaga dello spaccio.
L’episodio si è verificato nella mattinata di ieri, 19 giugno, nel piccolo comune di Santo Stefano del Sole, dove il giovane è stato sorpreso mentre coltivava nella sua proprietà una piantagione di Cannabis indica, costituita da piante in vegetazione ed alcune già essiccate.
Dopo aver superato una iniziale e sospetta ritrosia dell’uomo, i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione della baracca insistente nel medesimo fondo, che ha permesso di rinvenire vari recipienti contenenti marijuana, nonché semi di canapa.
Ma l’acume investigativo dei militari dell’Arma era destinato a rivelare ulteriori sorprese. Questi, infatti, non paghi del risultato ottenuto, hanno deciso di estendere il controllo anche all’abitazione, dove hanno rinvenivano un borsello contenente ulteriore sostanza stupefacente (marijuana ed hashish).
Nella camera da letto del giovane, inoltre, sono stati rinvenuti altri barattoli contenenti marijuana, assieme ad un bilancino digitale ed un proiettile inesploso calibro 9. Altro munizionamento calibro 6.35, è stato rinvenuto in un’altra camera.
Ad attirare ulteriormente l’attenzione dei militari, inoltre, una scala di ferro posta sulla parete esterna dell’abitazione: la stessa consentiva l’accesso al sottotetto, dove è stato scoperto un locale adibito a serra che l’uomo aveva accuratamente predisposto, munendolo di impianto elettrico per il montaggio di lampade ad alta potenza, con il chiaro intento di proseguire sia la coltura che l’essiccazione della canapa.
I successivi accertamenti qualitativi e quantitativi eseguiti presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Salerno, hanno consentito di quantificare il numero di dosi medie ricavabili dalle colture in diverse centinaia.
Il 28enne, inchiodato alle proprie responsabilità da tutte le evidenze raccolte, è stato quindi dichiarato in stato di arresto a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, in attesa del rito direttissimo.