Coldiretti Avellino denuncia i danni provacati dai cinghiali

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La provincia di Avellino è tra le più colpite in Italia dall’emergenza ungulati. Particolarmente drammatica è la situazione nei Comuni che rientrano nel Parco dei Monti Picentini: cinghiali devastano ogni giorni colture di pregio, come le vitivinicole, le cerealicole, le nocciolicole e castanicole, danneggiando anche alberi di frutto e orti.

L’emergenza ungulati nella nostra Provincia è sempre più grave – osserva il direttore di Coldiretti Avellino, Salvatore Loffreda – i cinghiali si moltiplicano compromettendo i raccolti e creando pericolo per l’incolumità pubblica. Non di rado, si spingono fino a ridosso dei centri abitati e delle abitazioni in cerca di cibo”.

Coldiretti Avellino sollecita un intervento della Regione Campania: “Serve un piano di intervento per scongiurare il continuo ripetersi di episodi a danno dei fondi e delle colture agricole – continua Loffreda – con conseguenze economiche disastrose per i bilanci delle aziende agricole. Non si tratta più solo di un problema di risarcimento danni, indennizzi che spesso non coprono l’entità della perdita economica subita dalle aziende, ma di sicurezza nelle campagne. Il problema è ormai un’emergenza su tutto il territorio provinciale. Attualmente non vi è un rapporto equilibrato tra l’esigenza di tutela della fauna selvatica e l’esercizio dell’agricoltura. Servono strumenti per gestire la presenza degli ungulati sul territorio, comprese le aree protette”.

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