Codice della Strada, si cambia. Bonus per i più disciplinati

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La Camera approva le modifiche al Codice della Strada che prevedono: carcere per gli automobilisti recidivi nella guida senza il documento di patente; sanzioni più dure per chi parla al cellulare o ascolta musica con auricolari durante la guida, viola i limiti imposti di velocità, è al volante ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Disposizioni più severe per chi è alle prime armi ed ha conseguito la patente da meno di tre anni: è stata proibita la guida di auto e moto potenti anche se accompagnati da conducenti con oltre 10 anni di esperienza. Queste le prescrizioni per gli automobilisti indisciplinati, invece, per quelli più disciplinati arrivano gli incentivi: il raddoppio dei punti bonus e l’impegno dello Stato per migliorare la sicurezza delle strade italiane. Ecco le principali novità introdotte se il testo verrà approvato dalla maggioranza di Palazzo Madama. ‘Foglio rosa’ a 16 anni, quindi due anni prima della maggiore età. Chi otterrà il documento in attesa della patente potrà guidare accompagnato dopo un corso pratico di guida, effettuato con un istruttore anche in autostrada e di notte. Aumento delle ammende a che viola i limiti di velocità. Per chi supera i limiti dei 40 km/h l’importo della sanzione può raggiungere i 1.500 euro, che diventano fino a circa 2mila se il limite è superato di 60 km/h. La sospensione della patente passa da tre a sei mesi nel primo caso e da sei a dodici mesi nel secondo. Oltre i 60 km/h la patente viene revocata. Passa l’introduzione del ‘tutor’. I limiti di velocità potranno essere accertati anche con degli strumenti che calcolano l’andamento medio su dei tratti di strada particolarmente a rischio. Rincari sulle multe a chi guida sotto effetto di sostanze stupefacenti: due mesi di reclusione e un’ammenda da 500 a 2mila euro. Predisposto anche il fermo amministrativo dell’automobile per 3 mesi, salvo che essa sia di appartenenza a persona estranea a chi ha commesso il reato. In alternativa al carcere e’ possibile essere affidati ai servizi sociali: ad esempio, assistenza a chi ha subito ingenti danni in seguito ad un sinistro stradale. Stesse disposizioni a chi guida in stato di ebbrezza. Mettersi al volante dopo aver alzato il gomito, raddoppierà le prescrizioni vigenti. Ammenda da 500 a 2mila euro e se il conducente ubriaco provoca un incidente stradale la pena è l’arresto fino a due mesi e ammenda da 1.000 a 4mila euro, con sospensione della patente da tre mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, oltre alle ammende c’e’ l’arresto immediato da 3 o a 6 mesi e la sospensione della patente da sei mesi a due anni. Per chi, invece, si rifiuta di sottoporsi al test del palloncino, la sanzione oscilla dai 2500 ai 10mila euro e a 12mila se c’è un sinistro. Tutte le discoteche ed i locali di intrattenimento dove si vendono alcoolici saranno obbligati a esporre sempre tabelle che indichino quali bevande ed assunte in quali quantità fanno superare i limiti previsti dalla legge per la guida in stato di ebbrezza. Mai più parlare al cellulare durante la guida. Per chi utilizza telefonini o ascolta musica in cuffia mentre e’ al volante ci sarà una multa da 148 a 594 euro con possibile la sospensione della patente da uno a tre mesi. La sospensione, inoltre, scatterà qualora lo stesso soggetto sia recidivo e compia la stessa violazione in un biennio. Quattro punti di bonus arriveranno agli autisti diligenti. Pioggia di multe a chi ‘trucca’ i motori di due ruote. Le sanzioni varieranno da 1000 a 4mila euro in caso di superamento di 45km/h. previste lezioni di guida anche in autostrada, ed in notturna, per il conseguimento della patente di tipo B. Per l’omissione di soccorso incombe l’arresto soprattutto se sotto effetto di droghe ed alcolici. Anche il mondo del business si adegua al nuovo dispositivo. La pubblicità di automobili e motociclette non potrà più far riferimento alla velocità per incentivare la vendita. Toccherà all’Authority per la concorrenza l’accertamento della violazione di questo divieto, che costerà ai trasgressori da 50 a 500mila euro. Somme che saranno destinate a finanziare iniziative di educazione stradale e campagne di informazione e prevenzione sulla sicurezza stradale. Ed anche l’Irpinia, in caso di approvazione, dovrà adeguarsi alle nuove modifiche. Il tutto, come sempre, coordinato dagli uomini del Comandante della Polstrada Alessandro Salzano.

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