C.M. Ufita – Solimine: impegnare la Regione per soluzione condivisa

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Ariano Irpino – Impegnare da subito la Regione affinché si lavori ad una ipotesi condivisa che scongiuri il rischio che il territorio possa essere violentato o smembrato, pur nel rispetto delle indicazioni tracciate dalla legge, che, in linea di massima, condividiamo. Lo afferma il presidente della Comunità Montana dell’Ufita, Giuseppe Solimine, dopo l’approvazione, in commissione bilancio della camera dei deputati, del rinnovato testo dell’articolo 25 contenuto nella Legge finanziaria, che demanda alle Regioni la disciplina del riordino delle Comunità Montane. Gli enti avranno tempo sei mesi dalla entrata in vigore della Finanziaria per approvare con propria legge la nuova mappatura degli enti territoriali. La necessità del riordino degli enti montani è stata al centro della giornata di studio che Giuseppe Solimine ha organizzato a Trevico, comune nel quale è sindaco, per mettere a confronto le istituzioni su un tema molto delicato e complesso. All’incontro parteciparono i presidenti delle Comunità Montane della Campania e il presidente nazionale dell’Uncem, . Al termine del convegno furono adottate linee di principio che sono state successivamente recepite dal documento sottoposto all’attenzione del parlamento in occasione della “marcia” su Roma del 24 ottobre scorso. “La Regione dovrebbe compiere innanzitutto una grande opera di razionalizzazione – afferma Solimine – perché il primo obiettivo dovrebbe essere quello di individuare ed assegnare compiti e funzioni agli enti montani tenendo presente la vocazione dei territori e la loro compatibilità. Occorrono nuovi trasferimenti di competenze e compiti specifici sui quali mettere le Comunità Montane nelle condizioni di poter lavorare con tranquillità e in modo efficiente, nell’ottica del riordino delle funzioni e della loro razionalizzazione. Le decisioni dovrebbero anche superare gli inutili doppioni che esistono sul territorio e che creano disagi organizzativi, oltre ad essere fonte di sprechi, e su questo penso che si possa ipotizzare l’accorpamento delle strutture sovrapposte. Insomma, nelle prossime settimane dovrebbero essere avviate una serie di iniziative – conclude Solimine – per capire bene cosa fare sul territorio per valorizzarne le peculiarità ed agganciare il ragionamento relativo ai servizi da offrire alla popolazione montana”.

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