CM Partenio, il Pd: “Dimissioni farsa”

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Avellino – “Sono trascorsi tre giorni dalle annunciate dimissioni del Presidente Saccardo e nulla è stato ancora formalizzato al protocollo dell’Ente montano. Ancora una volta si stenta a prendere atto di una maggioranza consiliare inesistente e soprattutto politicamente mai pervenuta”. A riferirlo è una nota del coordinamento provinciale del Pd irpino. “In un momento storico difficile – continua la nota – e nodale per il futuro delle Comunità Montane, preoccupa il fatto che nell’ultimo anno sono stati convocati solo due consigli comunitari, il minimo di legge, nei quali solo la responsabilità dei rappresentanti del centro sinistra ed in particolare del PD hanno consentito il corretto svolgimento dei lavori consiliari, garantendo il numero legale nell’interesse dell’Ente montano e più in generale del personale dipendente tutto.
Nell’ultimo consiglio comunitario, durante la discussione sulla delicata questione del disavanzo di bilancio che per l’anno 2011 è di circa 850.000 euro, i nostri rappresentanti in seno all’assemblea, unitamente ad altri consiglieri esponenti della ex maggioranza, hanno ancora una volta responsabilmente chiesto al Presidente Saccardo di sospendere la seduta e di rinviarla, al fine di svolgere maggiori approfondimenti sul bilancio consuntivo 2011, chiedendo un incontro congiunto con il Revisore dei Conti e con il Commissario per il risanamento da poco nominato dalla Regione Campania. Il Presidente, in maniera irragionevole e non curante della gravità della situazione che si è abbattuta sulla Comunità Montana, si è espresso contro tale proposta, e alla conta è stato di fatto sfiduciato. La proposta è stata approvata dal consiglio con dieci voti favorevoli su sedici delegati presenti.
A tanto senso di responsabilità mostrato dalla gran parte dei consiglieri registriamo un’amara risposta, una superficiale strumentalizzazione della posizione delle maestranze forestali e dei loro pagamenti, atta a giustificare fantasiose e illegittime operazioni di bilancio creativo, che il Revisore dei conti, nell’allegata relazione al consuntivo 2011, ha definito senza mezzi termini tecnicamente irregolari precisando che andavano assolutamente evitati.
Ad oggi, nel solo interesse della Comunità Montana, dei dipendenti e dei territori amministrati, auspichiamo che Saccardo prenda seriamente atto della grave situazione amministrativa che ha contribuito a creare, e dopo aver formalizzato le dimissioni, apra un serio confronto consiliare sul futuro dell’Ente montano”, conclude la nota.

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