Climate Strike, lo sciopero globale nel segno di Greta: in migliaia per fermare la crisi climatica

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Sensibilizzare le coscienze sul futuro ambientale del nostro pianeta e smuovere i politici affinché prendano al più presto provvedimenti seri e mirati.

E’ questo lo scopo di Fridays for Future, un movimento mondiale formato da giovani e studenti, nato dal coraggio di Greta Thunberg, la 15enne svedese che ogni venerdì protesta davanti al parlamento di Stoccolma per fermare il cambiamento climatico.

Oggi, 15 Marzo, migliaia di giovani, di studenti, di cittadini manifesteranno in tutto il mondo contro i cambiamenti climatici dando vita ad un “climate strike”, lo sciopero globale che in Italia ha già mobilitato circa 140 piazze diverse in tutta la Penisola.

L’Italia è la seconda nazione al mondo per eventi – dopo la Germania – con almeno un centinaio di città che daranno vita ad iniziative per i Fridays For Future, i venerdì di protesta mirati a sensibilizzare sui cambiamenti climatici. Una grande mobilitazione, nata dal basso, con lo scopo di “creare consapevolezza e spingere i ragazzi, ma non solo, a prendere posizione”, grazie all’esempio di Greta Thunberg.

La piccola Thunberg – che ora è stata proposta per il Nobel per la Pace – è riuscita a contagiare migliaia di giovani, anche grazie ai suoi interventi durante il vertice sul clima delle Nazioni Unite in Polonia e il forum di Davos, che hanno dato voce ai ventenni che così hanno cominciato a ribellarsi alla reticenza dei governanti a prendere davvero sul serio il cambiamento climatico.

Una battaglia partita in sordina il 20 agosto scorso e che in poco più di 6 mesi si è trasformata in un movimento globale senza precedenti.

Del resto questa è la generazione del “punto di non ritorno”, che nei prossimi 10-15 anni vedrà il forte rischio di assistere ad un cambiamento climatico irreversibile che secondo uno studio della World Meteorological Organization, l’organizzazione meteorologica mondiale, porterà il livello delle emissioni di CO2 ad un nuovo picco record.

Il riscaldamento climatico provocato dai gas a effetto serra è cresciuto del 41% dal 1990 ad oggi, mentre i livelli di concentrazione di anidride carbonica sono comparabili solo a quelli della Terra di di 3-5 milioni di anni fa. Perderemo 65 milioni di posti di lavoro e moriranno 700mila persone a causa dell’inquinamento atmosferico.

I prossimi anni saranno un momento unico per la storia economica e climatica mondiale.