Claudia Cardinale ad Avellino: la diva che stregò Sergio Leone

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Dopo la fortunata trilogia del Dollaro, Bernardo Bertolucci e Dario Argento, sceneggiatori di C’era una Volta il West, consigliano a Leone di raccontare il funerale del West, la fine del mondo con gli uomini con le palle, e di introdurre la figura della donna in questo claustrofobico universo di soli maschi, la donna che porta l’acqua, porta la fertilità, porta la fine di questo mondo. Carlo Ponti spinge in tutti i modi affinché sia Sofia Loren; Bertolucci, che è un viscontiano, gli insinua l’idea che forse la ragazza giusta sia la ragazza che portava l’acqua già in 8½ , Claudia Cardinale.

Parole di Tatti Sanguineti, giornalista e critico cinematografico. Protagonista assoluta di capolavori come Il bell’Antonio, La ragazza con la valigia, 8½, Il Gattopardo, il Giorno della Civetta, la Cardinale è una delle rare, vere dive italiane, che con il suo fascino e la sua eleganza ha conquistato l’Italia e raggiunto una notorietà internazionale paragonabile a quella di Sophia Loren, o di Gina Lollobrigida, entrambe facenti parte della precedente generazione di attrici negli anni cinquanta.

claudia cardinale
Claudia Cardinale

Approdando alla recitazione in maniera piuttosto fortuita, senza coltivare particolari ambizioni, la Cardinale ha mantenuto per tutta la carriera un atteggiamento piuttosto naif verso il proprio lavoro, convinta di non esserselo né conquistato né meritato. Nei suoi primi film che l’hanno decretata la “fidanzata d’Italia”, ha recitato letteralmente terrorizzata finché per il suo primo ruolo drammatico in Un maledetto imbroglio, Pietro Germi, uomo chiuso e di poche parole, piuttosto simile a lei, seppe incanalarla verso il mestiere dell’attrice. La Cardinale ha lavorato con i più grandi maestri del cinema italiano e stregato Fellini, Visconti, Magni, Leone. Ha vinto un Leone d’oro alla carriera, un Orso d’oro alla carriera, 5 David di Donatello e 5 Nastri d’argento.

Sabato 17 alle 19,30 la Cardinale, che ha definito l’Irpinia “una terra generosa”, sarà ad Avellino per presentare il film “Ultima Fermata”, del regista irpino Gianbattista Assanti.

Il film, interpretato da Luca Lionello, Francesca Tasini, Nicola Di Pinto, Sergio Assisi e Salvatore Misticone, racconta la dismissione ferroviaria della tratta Avellino-Rocchetta S.Antonio attraverso un delicato e commovente segreto sentimentale. Un film sulle ferrovie dimenticate, girato tra la Puglia e l’Irpinia nell’estate di due anni fa, che sta ottenendo critiche positive e riconoscimenti internazionali quali Taormina Film Fest, il PKO festival di Cracovia e infine il Premio come miglior film al Festival Internazionale di Siena, la cui giuria presieduta da Pupi e Antonio Avati lo ha designato tra nove film italiani in gara.

Lo sguardo battagliero di Jill McBain in C’era una volta il West, il ruolo di Angelica ne Il Gattopardo che lei stessa ha definito “il più bel regalo della mia vita d’attrice”, ciò che Fellini pensava di lei e che espresse attraverso il proprio alter ego Mastroianni in , in una reverente dichiarazione d’amore all’attrice (“quanto sei bella, mi metti in soggezione, mi fai battere il cuore come un collegiale; che rispetto vero, profondo, comunichi”), incasellano Claudia Cardinale tra le personalità più importanti della storia del cinema, rispecchiano l’immagine di quelli che furono gli anni d’oro della settima arte in Italia, rappresentano in maniera sibillina come mito e sogno possano essere narrati e simboleggiati dagli occhi di quella che fu definita “la donna più bella del mondo”.

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